Dal 16 al 19 settembre 2021
La brezza marina in viso e un grande polmone verde alle nostre spalle. Seduti sulla spiaggia di Ravenna, respirare sembra la cosa più semplice e scontata al mondo. Eppure quest’anno abbiamo dovuto fare i conti con la realtà: respirare non è così scontato.
Facciamo un passo indietro. Più di un secolo fa bambini da tutta l’Europa raggiungevano la Riviera Romagnola per esercitare il loro diritto di respirare. Affetti da malattie respiratorie, prima fra tutte la tubercolosi, viaggiavano verso le nostre spiagge per godere dei benefici dell’aria marina. Senza saperlo, avevano dato vita alle prime forme di turismo balneare in Italia.
Oggi siamo perfettamente consapevoli dei benefici di respirare aria pulita, eppure finora non abbiamo fatto abbastanza per mantenerla tale.
Lo scorso anno alcuni di noi hanno dovuto fare i conti con la difficoltà di respirare, molti di noi avrebbero voluto respirare di più all’aria aperta, tutti noi abbiamo acquisito consapevolezza di quanto il respiro non sia solo un bisogno fisico ma un diritto che non deve esserci tolto.
Perché la vita può essere infinite cose, ma può anche essere il solo atto di respirare, seduti sulla sabbia, sentendo il qui e l’ora. In luoghi che sentiamo casa, in luoghi che sanno accoglierci, in luoghi di cui abbiamo bisogno: a distanza di secoli saranno ancora una volta i luoghi, le loro storie e i loro abitanti a darci la possibilità di prendere una grande, fresca, rigenerante boccata d’aria.
Allora respiriamo il presente, sì, ma preserviamo il futuro perché anche chi verrà possa avere il diritto di respirare.
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