Una seconda nascita. Non una rinascita, ma un secondo evento fondativo. Questo ha rappresentato il Festival IT.A.CÀ 2023 per le Terre di Pietra d’Acqua, il Parco Culturale Ecclesiale dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia.
Sono appena trascorsi, anzi volati, dodici mesi dall’evento inaugurale di tre giorni con il quale per la prima volta l’Umbria ha sentito parlare del PCE scoprendone il senso, conoscendone gli scopi, apprezzandone i valori. Un trampolino di lancio nel mare della realtà che ha permesso a tante idee di concretizzarsi, trasformando spunti e suggestioni in esperienze da vivere e condividere che hanno trovato durata per tutto l’inverno successivo e l’estate appena trascorsa. Eppure, quello che abbiamo vissuto durante i cinque giorni della Tappa IT.A.CÀ di Roccaporena di Cascia (PG), è stato qualcosa di diverso.
“Tutta un’altra storia” è il tema nazionale di questa 15a edizione del festival capace, con splendida efficacia, di individuare nelle comunità i soggetti narranti dell’incontro esperienziale che il turismo sostenibile e responsabile è in grado di proporre e realizzare. Ed è stata proprio questa la scintilla da cui si è originata la nostra seconda nascita: se in occasione dell’evento inaugurale del 2022 le “Terre di Pietra e d’Acqua” hanno preso forma e corpo, è grazie a IT.A.CÀ – Festival del turismo responsabile che hanno liberato l’anima diventando comunità. Una comunità partecipante, narrante, rigenerante.
PROGRAMMA
“Una storia, tante storie”. Abbiamo chiamato così il particolare calendario di eventi proposti nel territorio di Cascia e Roccaporena, nei cinque giorni compresi tra il 30 agosto ed il 3 settembre scorsi, durante i quali abbiamo vissuto momenti differenti per tipologia e senso. Esperienze capaci appunto di narrare, attraverso incontri e racconti, le anime diverse del territorio, le loro differenti linee identitarie, i percorsi relazionali nuovi tra i significati e tra le persone.
Mercoledì 30 agosto
VIAGGIO NELL’ALTA SABINA | Con questi presupposti ha preso avvio il primo appuntamento intitolato “Viaggio nell’Alta Sabina”, una passeggiata di archeo-trekking in compagnia dell’archeologa Francesca Diosono, durante la quale siamo partiti dalla visita del Museo Archeologico di Cascia per poi percorrere l’antico sentiero che collega la città di Santa Rita al suo borgo natìo, Roccaporena, passando per Ocosce. Un vero viaggio nel tempo e nell’anima della terra, alla ricerca della Dea Vacuna e delle sue tracce, il cui culto si teneva proprio in quei luoghi.
Giovedì 31 agosto
STORIA DI POESIA | La poesia e la cura delle relazioni, tra luoghi e persone, è stato invece il motivo guida della “Storia di poesia”, evento interamente dedicato al paesologo Franco Arminio e alla sua opera di narrazione dell’Italia minore, dei paesaggi dell’Appennino, della loro bellezza spesso dimenticata ma capace di evocare luoghi familiari nel vissuto di ciascuno. In tanti sono accorsi in Piazza Garibaldi a Cascia, da tutta l’Umbria ma anche da Roma, Ascoli e altre città, per ascoltare direttamente dalla sua voce le poesie che l’hanno reso celebre in tutta Italia, facendolo diventare a pieno titolo il cantore dei paesi che scompaiono. Della loro memoria umana ed ecosistemica.
Venerdì 1 settembre
STORIA DI RITA | Significati che hanno lasciato il posto, il giorno successivo, alla “Storia di Rita”. Un percorso di approfondimento, scoperta e conoscenza di Santa Rita prima come donna, condotto dalla storica e scrittrice Lucetta Scaraffia ed il contributo dell’artista performer Alice Schivardi. Una storia rigenerativa che ha tratto ancor più forza evocativa dal luogo in cui si è inserita, Roccaporena, paese natale della Santa degli Impossibili, tra le cui strade e piccole case sembrava quasi rivederla correre, parlare, vivere “ri-conoscendola” come donna “significante” per il suo tempo in quel luogo prima e nel mondo poi.
Sabato 2 settembre
IL BELLO, IL SANO E IL BUONO | Con “Il bello, il sano e il buono” abbiamo invece messo al centro del racconto i prodotti della terra, il lavoro per realizzarli, la cura frutto di tradizioni comunitarie e sapienze antiche. Lo abbiamo fatto grazie al supporto e alla partecipazione attiva di Loris Baldassari e Katia Setacci, abitanti e imprenditori agricoli di Avendita (frazione di Cascia) e gestori dell’Agriturismo Baldassari. Una vera “casa del cittadino temporaneo”, dove l’accoglienza significa incontro e dove ospitare vuol dire prima di tutto “stare insieme”.
Domenica 3 settembre
AD FINES | “Ad fines” è stato l’evento che ha chiuso il cerchio del nostro racconto esperienziale. Un’escursione molto partecipata durante la quale abbiamo attraversato il sentiero di Mucciafora con le letture e le parole di Giannermete Romani, attraverso cui la poesia dei paesaggi è diventata parte essenziale di una narrazione in grado di esprimersi in un rapporto simbiotico dove le emozioni si sono fuse ai colori, il rumore dei passi a quello del vento, le voci al canto degli uccelli. Una fine che ha assunto il valore di nuovo inizio, poiché il sentiero di Mucciafora è parte del “Cammino agostiniano” che unisce Montefalco, la terra di Santa Chiara della Croce, a Cascia, terra di Santa Rita, e alla cui riscoperta e riprogettazione il Parco Culturale Ecclesiale sta lavorando ormai da mesi al fine di sviluppare sul suo percorso ricco di storia nuove possibilità esperienziali, nuove opportunità per gli amanti dei cammini rigenerativi e del turismo sostenibile e responsabile.
LA RETE
Il PCE “Terre di Pietra e d’Acqua” fonda le sue attività sulle traiettorie della “Vita bella”, del “Cammino e/è cambiamento” e della “Femminile sapienza” e nei giorni in cui il Festival IT.A.CÀ ha incrociato i suoi passi con i nostri, questi temi hanno trovato compimento e nuovo slancio. Hanno realizzato appieno l’obiettivo di coinvolgere comunità e persone in storie nuove da condividere e raccontare. Hanno dato forma ad un modo altro di essere esperienza, per raccontare la quale le parole hanno lasciato il posto ai sorrisi di chi ci è stato, alle emozioni, al clima di bellezza che ci ha accompagnati in un cammino comune. Perciò grazie a tutti gli attraversatori, a tutti gli ospiti, a tutti i collaboratori, a tutti i soggetti che hanno fatto la loro decisiva parte, al senso di un progetto per cui vale la pena affrontare sentieri inediti: Pro Loco Mucciafora, Passifloratrek, Regione Umbria, Comune di Cascia.
Blog IT.A.CÀ
Daniele Ciri
Responsabile comunicazione e Ufficio Stampa del Parco Culturale Ecclesiale
dell’Archidiocesi di Spoleto – Norcia “Terre di Pietra e d’Acqua”
Tappa Roccaporena di Cascia (PG) 2023
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