Gli scorsi 26, 27 e 28 agosto, nel territorio modenese dell’Unione Terre di Castelli, il centro storico di Spilamberto e le sue campagne hanno celebrato la fine dell’estate con un ricco programma di eventi grazie ai quali si sono acquisite nuove consapevolezze.
Incontri, degustazioni, visite guidate, mostre d’arte, spettacoli di poesia, laboratori esperienziali, lezioni di yoga, itinerari a piedi o in bicicletta e aperture straordinarie di siti locali. Questi hanno permesso ai turisti e ai residenti stessi di andare alla scoperta degli angoli di territorio dietro casa, molto spesso sottovalutati o addirittura ignorati.
Il festival
<<Questo è il secondo anno in cui Spilamberto sceglie di far parte del festival IT.A.CÀ Migranti e viaggiatori e di parlare del turismo responsabile. In questa XIV edizione abbiamo declinato la tappa al fiume Panaro, la nostra fonte di vita e flusso di energia vitale, che con le sue acque non ha semplicemente plasmato il territorio incidendolo, ma ha reso fertili i campi, trasportato merci, alimentato macchine e rinfrescato l’aria>> così esordisce Carlotta Acerbi, assessore del turismo e della cultura del Comune di Spilamberto, e continua <<Si è parlato del cambiamento climatico, del consumismo di questa società liquido-moderna che ci rende sempre più frustrati e soli, della mobilità sostenibile e della nascita di nuovi cammini. Abbiamo avuto l’onore di avere come special guests Maurizio Davolio (presidente AITR) e Simona Zedda (coordinatrice della tappa Bologna e referente della rete nazionale) con la presenza partecipata delle amministrazioni dell’Unione Terre di Castelli, che hanno espresso la volontà di sperimentare questo tipo di turismo>>.
<<In questi tre giorni abbiamo accompagnato il turista e il cittadino in un viaggio di scoperta e di riflessione sulle radici del nostro territorio, dove il passato e il presente coabitano in armonia e si fanno casa per nuove culture e nuove generazioni. In particolare, venerdì 26 agosto, noi associazioni, amministrazioni, cittadini ed esperti del settore ci siamo interrogati sul tema base del festival: il turismo responsabile è possibile? Fa per noi? >> prosegue Vincenzo Fancinelli, presidente del Centro Culturale Almo di Piumazzo.
La rete
<<Quest’anno, la rete di associazioni locali che ha aderito alla tappa si è ampliata e la sua buona riuscita è frutto anche della loro attiva collaborazione: Terre di Castelli, Cammino dell’Unione, Bicimon-E, Polisportiva Spilambertese Settore Ciclismo, Consorzio della Bonifica di Burana, Museo dell’aceto Balsamico Tradizionale Di Modena, Ordine Del Nocino Modenese, Slow Food Vignola e Valle Del Panaro, Distretto Biologico Valle Del Panaro, Acetaia Muratori, Cooperativa Casearia Poggioli, Centro Anemos Maranello, Freemind, Spilamberto Antica, Mezaluna, N.A.S.C.O. a Spilamberto, Università Popolare Natalia Ginzburg, Odysseus APS, Overseas Onlus, Muovispilla, Laboratorio della Voce, Daniel’s Jazz Choral, Il Mutuo Soccorso Poetico, The Climate Route, Adiacenze, Vivi San Vito, Circolo Arci Rinascita San Vito, Narayana, 5 Delta, Corpo Guardia Ecologiche Volontarie Provincia di Modena, Bop Area>>.
<<Siamo felici di spargere semi nel territorio modenese e di vedere come questi vengano colti da altre realtà per dare inizio a nuovi progetti. Diamo il benvenuto a Mirandola! Grazie IT.A.CÀ per questa meravigliosa e viva avventura che ha come focus centrale il benessere dei cittadini.>> conclude Ombretta Bergonzini del Centro Culturale Almo.
Ricordiamo, infine, le preziose parole di Anna Paragliola, Vicesindaca di Vignola: <<Quando parliamo di politica dobbiamo parlare di ambiente, quando parliamo di ambiente dobbiamo parlare del sociale, quando parliamo di sociale dobbiamo parlare di sostenibilità e soprattutto di giustizia sociale. Sono questi i temi su cui sarà fondamentale impegnarsi.>>
Blog IT.A.CÀ
Aurora E. Ferrari
Responsabile comunicazione Tappa Spilamberto
Centro Culturale Almo
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