Wabi Sabi, costituisce una visione del mondo fondata sull’accoglimento della transitorietà delle cose. Richard R. Powell riassume dicendo “(il wabi-sabi) nutre tutto ciò che è autentico accettando tre semplici verità: nulla dura, nulla è finito, nulla è perfetto”.
È dal concetto di wabi sabi che prende vita questo album.
Un viaggio tra India, Laos, Vietnam, Pakistan, Cina, Cambogia, e tanti altri paesi principalmente del sud est asiatico, in cui sono state raccolte tante testimonianze sonore, spesso casuali e imperfette, che rappresentano spaccati di vita quotidiana, da cui nascono tutte le canzoni.
Un mix di suoni dal mondo creano un universo in cui tribù di minoranze etniche incontrano suoni elettronici contemporanei, orchestrati dalle composizioni sonore di Fabio Di Salvo e accompagnati dai visual di Martina Zena, frutto dell’installazione Senbazuru.