Quanti modi ci sono per viaggiare? Cosa conserviamo di quel viaggio? Si viaggia macinando chilometri, aggrappandosi a carte, permessi e visti, superando confini. Si viaggia per incontrare e a volte per dimenticare. Ma si viaggia anche restando nello stesso posto: mettendo in gioco se stessi sfidando limiti personali, ricominciando da capo.
Un laboratorio che sarà occasione di incontro tra i viaggi della migrazione e altre tipologie di viaggio: viaggi dai valori responsabili, viaggi emotivi, percorsi della memoria. Emozioni, ricordi, memorie di viaggi e di migrazioni prendono forma in una grossa tela. Storie di viaggiatori e di migranti che si intrecciano. Mani che si incontrano. Il tempo del racconto scandito dal ritmo della cucitura con ago e filo.
La tela sarà realizzata da singoli cittadini/ o membri di associazioni impegnate nel sociale. Ciascuno contribuirà alla realizzazione portando un pezzo di stoffa significativo di un’esperienza di viaggio: fisico, emotivo, della migrazione.
Ci saranno le sarte migranti della sartoria Casa di Alice di Castel Volturno: donne nigeriane che con la Cooperativa Altri Orizzonti hanno iniziato un percorso di riscatto da un passato difficile
Assieme a loro, anche la Cooperativa Sociale Era –Gruppo imprese sociali Gesco, impegnata da anni in azioni di cura, sostegno e inclusione di persone interessate dal disagio mentale, sociale o problemi di dipendenza. Tra i progetti nati dalla Cooperativa Era, c’è il Social Bazar Che Follia. Il primo social Bazar a Napoli: uno spazio dove protagonisti sono i ragazzi dei centri diurni con le loro creazioni. Proprio alcuni di questi ragazzi contribuiranno ad impreziosire la tela portando in dono pezzi delle Shopping bag da loro realizzate e che raffigurano il proprio percorso (viaggio) di attraverso e uscita dal disagio mentale, sociale e relazionale.
Il momento di ritrovarsi a cucire diventerà occasione per raccontarsi e condividere le proprie esperienze di viaggio.
La tela che verrà realizzata assume un valore simbolico: la rappresentazione dell’unione di tante storie e culture che si intrecciano. La tela sarà esposta per la durata del festival e dopo, in un luogo significativo della città di Napoli come simbolo di accoglienza e integrazione.
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Progetto Uomo Experience (partner di Viaggi e Miraggi)
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