INCONTRO | LE STORIE E I CAMMINI DI LEONESSA | Un pomeriggio dedicato alle varie esperienze e testimonianze dell’Appennino centrale.
PRIMA PARTE
TAVOLA ROTONDA: ESPERIENZE E TESTIMONIANZE DALL’APPENNINO CENTRALE
Saluti istituzionali
- Gianluca Gizzi – Sindaco di Leonessa
Modera
- Paolo Piacentini – Presidente FederTrek e membro del comitato scientifico di IT.A.CÀ festival
I CAMMINI PERMANENTI: L’ESPERIENZA DEL CAMMINO NELLE TERRE MUTATE
Subito dopo la terribile sequenza sismica che a cavallo tra il 2016 e il 2017 ha mutato il volto dell’Italia Centrale, dall’iniziativa di alcune associa-zioni di trekking, ambientalismo ed escursionismo (Movimento Tellurico, Federtrek e APE Roma), è nato il primo cammino solidale italiano, il CTM. 250 km e 14 tappe che collegano Fabriano a L’Aquila, passando per Matelica, Camerino, Fiastra, Ussita, Campi, Norcia, Castelluccio, Arquata del Tronto, Accumoli, Amatrice, Campotosto, Mascioni, Collebrincioni.
L’ideazione e la costruzione di questo cammino si sono contraddistinte per una modalità partecipata e allargata, in cui a decidere ogni aspetto è stato un dialogo quasi intimo con il territorio. Il CTM è il frutto di un lavoro collettivo che ha coinvolto e tuttora coinvolge volontari, associazioni di diverso tipo, comitati, enti locali, guide escursionistiche, operatori turistici etc.
Ne parla Peter Lerner, uno dei principali animatori del progetto.
> ACCOGLIERE IL CAMMINATORE: LE STRUTTURE RICETTIVE NEI PICCOLI BORGHI D’APPENNINO
Leonessa è una tappa di uno dei cammini più virtuosi conosciuti e frequentati d’Italia: il Cammino di San Benedetto.
Ideato da Simone Frignani, instancabile animatore del mondo dei cammini italiani, il Cammino di San Benedetto, attraverso sentieri, carrarecce, e strade a basso traffico, percorrendo valli e monti di Umbria e Lazio, è un viaggio nel mondo benedettino e un pellegrinaggio sui luoghi di santi popolarissimi oppure meno noti.
Maurizio Forte, Vice-presidente dell’Associazione Amici del Cammino di San Benedetto e ospitaliero a Orvinio, in provincia di Rieti, gestisce la struttura I Soggiorni di San Michele; ormai da anni si dedica ad un tipo di accoglienza che favo-risce, accanto alla promozione e allo sviluppo territoriali, l’incontro e lo scambio culturale sociale e umano.
> TURISMO O NON TURISMO? PROTAGONISMO DELLE COMUNITÀ LOCALI, CENTRALITÀ DEL TERRITORIO
Non è possibile nascondere il rischio che i cammini si trasformino in alleati di un turismo poco attento o persino nocivo alle esigenze delle aree interne che attraversano, affette da carenza di servizi, spopolamento, mancanza di prospettive di futuro. Ne parliamo con l’associazione di Frontignano di Ussita C.A.S.A. (acronimo di Cosa Accade se abitiamo).
C.A.S.A. è un luogo nato in se-guito ai terremoti 2016/2017, aperto a conversazioni, residenze in alta quota e progetti di valorizzazione per il territorio. Nasce dal desiderio di continuare a stare in un territorio ferito e in forte mutamento. Nel 2020 l’associazione, in collaborazione con Sineglossa di Ancona, scrittori, fotografi e soprattutto con tutta la comunità di Ussita, ha realizzato per l’editore Ediciclo la guida del Non Turismo “Monti Sibillini. Ussita. Deviazioni inedite raccontate dagli abitanti”.
Il libro si propone di valorizzare una nuova idea di turismo consapevole, a partire dalle narrazioni degli abitanti.
> I CAMMINI E LA VALORIZZAZIONE DELLE RETI SENTIERISTICHE LOCALI
Sovente i cammini si sovrappongono alle reti sentieristiche dei comuni e delle aree che attraversano, favorendo l’attenzione verso i percorsi anche brevi di bassa e media quota. Il dialogo tra i cammini permanenti e la sentieristica locale può convergere verso obiettivi comuni, in primo luogo la cura il recupero e la valorizzazione di un patrimonio territoriale di primaria importanza dal punto di vista storico, paesaggistico e sociale.
Ne parliamo con Arquata Potest, associazione di promozione sociale di Arquata del Tronto nata con l’intento di riorganizzare la festa patronale del SS. Salvatore, la quale viveva da anni una fase di declino. Dopo il terremoto l’associazione ha dato vita con grande passione al progetto #Camminarquata, che tramite una vasta rete di volontari e volontarie si prefigge il recupero dei sentieri storici della zona |
> METTERSI IN CAMMINO
La particolare infrastruttura verde chiamata “cammino” può nascere in modi diversi: ad esempio dal recupero e dalla valorizzazione di un percorso storico, oppure da una inedita idea di tragitto “suggerita” dal territorio stesso. Il primo gesto però, forse il più importante, rimane quello di mettersi in cammino: infilarsi gli scarponi, e immergersi passo dopo passo nel paesaggio e in ciò che ha da raccontare, cercando in esso una chiave di senso, personale o collettiva. Ne parliamo con:
- Ruben Marucci
- Marco Gentili
- Massimo Menghi
- Gianluca Boccanera
- Michela Gentili di Macerata
Il percorso muove dal mare e approda in montagna: “l’idea è quella di coinvolgere i richiedenti asilo e i rifugiati: sopravvivere all’acqua e tornare alla terra sarà metafora di un ritorno alla vita, una riscoperta di noi stessi come facenti parte di una stessa realtà. Pur avendo alle spalle percorsi tanto diversi tenteremo di seguire una stessa direzione: un coro di voci e passi che, più che cammino, si farà racconto”.
SECONDA PARTE
LEONESSA. SPECIFICITÀ E PROSPETTIVE PER IL FUTURO
> LEONESSA, CROCEVIA DI CULTURE: STORIA E PROSPETTIVE DI UNA CITTÀ ATTRAVERSATA DAI CAMMINI
Storico, antropologo, etnografo e archeologo, specialista in antropologia religiosa e storia delle religioni, il Prof. Mario Polia illustra le profonde e più che millenarie relazioni fra Leonessa, territorio vivo di confine e crocevia molto antico di culture, e la storia d’Italia e d’Europa.
Sabini, Latini, Franchi, Longobardi e Svevi si sono succeduti nel corso di secoli sull’altopiano lasciando ciascuno la propria impronta nel patrimonio culturale e nelle tradizioni. Legata profondamente all’Europa, Leonessa è luogo in cui si ritrovano pagine di storia germaniche, francesi, svedesi e spagnole. Da dove veniamo e dove stiamo andando, storia di un popolo in cammino.
> IL CAMMINO DI SAN GIUSEPPE DA LEONESSA
Fra Orazio Renzetti e Elena Coppari (Presidente Associazione Culturale La Fenice) presentano “Il Cammino di San Giuseppe da Leonessa”, percorso storico-religioso-culturale articolato in 9 tappe sulle tracce del Santo Cappuccino patrono di Leonessa. Le motivazioni alla base della progettazione del sistema turistico-culturale sono differenti: indubbiamente la volontà di configurare una sorta di garanzia per la salvaguardia del territorio in termini di integrità e abbandono, come pure il voler superare il turismo orizzontale del “solo vedere” prendendo in considerazione variabili sociali ed emozionali, senza tralasciare l’aspetto del marketing turistico e territoriale.
Quello di San Giuseppe vuole essere un cam-mino non solo per trovare qualcosa, ma anche per ritrovarsi: un percorso che toccherà zone rurali di incantevole pregio naturalistico e culturale, nel corso del quale sarà difficile non rimanere sbalorditi dalla bellezza dei paesaggi, dalla compagnia che il silenzio saprà stabilire con ogni pellegrino, come pure dalla forza e dalla gentilezza delle persone che lungo queste strade hanno affrontato battaglie dure nella vita, ma che sono riuscite a rialzarsi.
Al termine di ogni percorso, ciascuno avrà trovato se stesso, il senso dell’esistenza che si sta vivendo e forse il biso-gno di rimodellare il proprio stile di vita: perché la montagna, la bellezza, la solitudine, le difficoltà, il sapersi misurare con le proprie forze ed il sapersi fermare quando opportuno consentiranno di trovare una ricchezza che sarà per ciascuno patrimonio umano e spirituale per tutto il resto della vita.
> ESIBIZIONE DELLA CORALE SAN GIUSEPPE DA LEONESSA
TERZA PARTE
IL PRESENTE E IL FUTURO DEI CAMMINI
Dialogo tra Paolo Piacentini e lo scrittore Wu Ming 2, a partire dalla pubblicazione per Feltrinelli della “nuova edizione aumentata” del libro “Il sentiero degli dei. Un racconto a piedi tra Bologna e Firenze”.
Wu Ming 2 fa parte del collettivo di narratori che ha pubblicato i romanzi “Q”, “Asce di guerra”, “54”, “Manituana”, “Altai”, “L’armata dei sonnambuli”, “L’invisibile ovunque” e “Pro-letkult”. È autore di canzoni, monologhi teatrali, spettacoli circensi e film d’archivio. I suoi ultimi libri sono “Il sentiero luminoso” (2016) e “La battaglia della merda” (2020).
> CONCLUSIONI
- Marta Bonafoni – Consigliere Regione Lazio;
- Silvio Marino – Staff Assessore Turismo: Pari Opportunità della Regione Lazio con delega al tema cammini e turismo sostenibile.