“Mare Nostrum” di Jörg Christoph Grünert è una installazione di arte visiva-multimediale.
L’iconografia dell’installazione assume una frontalità schietta e riconoscibile nella denuncia dell’ecatombe che il Mediterraneo è divenuto per i rifugiati. Una bara, grezza e povera, appesa e rovesciata, somigliante a una barca, riversa il suo contenuto lungo il remo-badile sul fondo, il mare divenuto un sepolcro, una lapide di marmo grigio con l’immagine incisa di un bambino. La scultura è immersa in un video che riprende il mare, il viaggio sul mare e la sua temperie. La voce fuori campo nel video, dell’attrice Cam Lecce, rivisita la figura dell’Ulisse in chiave di denuncia del potere e della sopraffazione, la musica, del musicista Luigi Morleo, sottolinea lo scricchiolio della barca-bara e la tragicità della nostra indifferenza occidentale e della nostra ipocrisia democratica ripiena di retorica sui diritti umani e della nostra supremazia civile.
“Le vie delle spezie” di Jörg Christoph Grünert
La performance le vie delle spezie esprime la visione dell’artista sulla cultura mediterranea, il suo sfondo antropologico e morfologico nella sua similtudine antica e la sua tragica contemporaneità. La performance nasce dal processo creativo che ha portato alla installazione mare nostrum intraprendendo un percorso inverso ovvero la visione di un particolare della nostra cultura che ci porta fuori dall’orrore che il Mediterraneo è diventato per i profughi e i migranti: le spezie.
La performance le vie delle spezie è un action painting informale accompagnata dalla voce dell’attrice Cam Lecce che interpreta lo stesso testo dell’installazione mare nostrum e dalla stessa musica dell’installazione di Luigi Morleo.
La performance le vie delle spezie è stata rappresentata finora durante il 6° Convegno Internazionale “La ragion gastronomica”, Sant’Omero (TE), 2015, alla mostra “Con)fusioni”, Lanciano (CH), 2017 e alla mostra “in-sight-out”, Beirut – Libano, 2018.
La mostra resterà fruibile durante il Festival, ogni giorno dalle 17 alle 21.
(“Nessuno spazio, …nessun futuro, … nessuna visione …;
visualizzando dentro il proprio ascolto, l’orecchio, si sente l’essere lontano,
è la visione del profondo fragile di cui siamo fatti, che irrompe
nel bailamme incolto delle parole di odio“ – J.C.Grünert)
JÖRG CHRISTOPH GRÜNERT, scultore, performer, drammaturgo, trainer di didattica artistica e pedagogia teatrale, è nato a Köln (Germania) nel 1964 e risiede da diversi anni in Italia. Vive e lavora attualmente a Spoltore (PE), Abruzzo. Impegnato in Progetti di Scambi Interculturali collabora con il Centro Al Jana/Arcpa di Beirut, Libano.
La Scuola Verde è un centro di educazione ambientale nato nel 1990 a San Pietro di Isola del Gran Sasso, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga e fa parte della rete nazionale di Legambiente.