Il progetto “MACINARE. Itinerari tra le valli delle Limentre, nell’appennino Tosco-Emiliano” di Luigi Bartolomei (Università di Bologna) con Alessandro Spottl (Università di Bologna) si prefigge di effettuare un’analisi storico-geografica del territorio delle valli appenniniche di tre torrenti tributari di destra del fiume Reno, ovvero Limentra Occidentale, Limentra di Treppio e Limentrella, con il particolare focus dei mulini ad acqua ivi presenti, i quali grazie a questo lavoro sono stati censiti nella loro totalità.
Su queste basi viene elaborato un progetto di rigenerazione territoriale attraverso la creazione di un itinerario tematico sui mulini, concentrandosi in particolare sulla definizione e l’analisi compositiva di un parco fluviale attrezzato.
La presentazione di questo lavoro inizia da un’analisi storico-geografica del territorio delle valli appenniniche di tre torrenti tributari di destra del fiume Reno, ovvero Limentra Occidentale, Limentra di Treppio e Limentrella, per lasciare poi spazio al tema dei mulini ad acqua ivi presenti, i quali grazie a questo lavoro sono stati censiti nella loro totalità e all’elaborazione di un progetto di rigenerazione territoriale attraverso la creazione di un itinerario tematico e la creazione di un parco fluviale.
La ricerca parte dalla definizione dei confini territoriali dell’area d’interesse, le valli dei tre torrenti in questione, sulle quali viene effettuata un’approfondita analisi dapprima storico-sociale e successivamente geografica. Sul piano storico si accenna solamente al susseguirsi delle dominazioni su questo territorio e ci si sofferma in modo particolare sul ruolo delle vie di comunicazione dell’area, con riferimento a flussi di transito di vario tipo (commerciali, politici o legati ai pellegrinaggi, che sulla via Francesca della Sambuca trovarono un percorso classico).
Sul piano geografico viene descritta la morfologia del territorio, con speciale riguardo all’idrografia ma anche all’ambiente fitoclimatico.
Di pari passo, si procede ad una breve analisi della storia economica del territorio in questione, dal Medioevo ai giorni nostri introducendo il grande capitolo della proto-industria montanara della macinazione, grande motore trainante dell’economia dell’appennino sino alla metà del ‘900.
Inoltrandosi nel tema dei mulini, la trattazione subisce un momentaneo allargamento di campo per andare a introdurre elementi generali necessari per lo studio e la comprensione dei mulini ad acqua. Anche qui viene inizialmente individuato un percorso storico, per poi addentrarsi nella descrizione delle specifiche tecniche e strutturali di questo tipo di opifici: l’impianto idrico, l’impianto di azionamento (ruota orizzontale e ruota verticale), l’impianto di macinazione e la struttura edilizia.
I mulini delle Limentre, censiti nella loro totalità sono quindi descritti in brevi schede monografiche. A corredo degli opifici descritti sono presenti immagini originali dell’autore. Si prosegue con la proiezione del rilievo di due opifici, tra gli ultimi a cessare la loro attività.
Viene successivamente definito e descritto il sito dove si è scelto di dare vita al parco. Vengono definiti l’ambito di studio e la scala di analisi e gli obiettivi del progetto.
In una prima analisi progettuale si affronta l’itinerario dei mulini, esteso in tutta l’area a oggetto della presente trattazione (i bacini delle Limentre), descrivendone approccio e strumentazione tecnica per la realizzazione, funzionamento e finalità.
In seconda battuta ci si concentra sul sito di Lentula, dove si darà vita al parco fluviale attrezzato vero e proprio, comprensivo di padiglioni, aree didattiche, ricreative, museali e funzionali all’utilizzo dell’acqua. Si prosegue con una descrizione del progetto.