Antonio de Curtis nacque e ancora vive nel Rione Sanità. Anche se per Totò furono celebrati addirittura tre funerali (i primi due a Roma e a Napoli, il 15 aprile 1967, ed il terzo nel Rione Sanità, in occasione del trigesimo), in realtà il Principe della Risata è ancora vivo e vegeto tra la sua gente. Ti proponiamo allora di fare la sua conoscenza, andando sulle tracce di Totò per le strade che lo hanno visto bambino, adolescente e giovanotto.
Via S. Maria Antesaecula, dove si narra della nascita e della giovinezza di Antonio Clemente (poi riconosciuto De Curtis);
- i luoghi: la casa d’infanzia di Totò, l’antico altarino a lui dedicato, il bar Totò, il Busto (realizzato dai fratelli Scuotto, artisti presepisti, nella nuova edicola costruita nel 2017, 50° della morte del Principe della Risata)
San Severo e Salita Cinesi, dove si narra la celebre scena de “Il Guappo”, episodio del film l'”Oro di Napoli”;
- i luoghi: la casa di don Saverio Petrillo (che di mestiere faceva il “Pazzariello); il Giardino degli aranci e la scultura in arte povera del Maestro Dalisi, dedicata a Totò; la chiesa e la piazza S. Severo.
Largo “Totò”: il luogo finalmente dedicato al “Genio napoletano e Maschera universale”, dove si narra di Totò, “l’uomo tutto di un pezzo, che ha lasciato un grande vuoto”;
- i luoghi: il monolite del Maestro Desiato, installato in onore di Totò nel 2017.
Piazza Sanità: dove si narra del terzo funerale di Totò e del “Pazzariello”, sempre vivo;
- i luoghi: la Chiesa di S. Maria della Sanità, il “Caffè del Principe”, il pastaio del Pazzariello.
Via Sanità: dove si narra di un omaggio discreto a Totò;
- i luoghi: il ristorante “La taverna di Totò”, dove c’è il busto in legno donato dallo scultore Luigi Buommino.
I Vergini: dove si narra di un mancato (per il momento) omaggio a Totò;
- i luoghi: il Palazzo dello Spagnuolo, sede del Museo permanente da un po’ di anni in fase di allestimento (come raccontano, nel libro reportage “Totò memories: Vent’anni di inutili attese”, gli autori Carlo Maria Alfarano, Daniela Giordano, Annalisa d’Inverno).
Via Fuori Porta S. Gennaro, dove si narra di due omaggi luminosi per Totò, che accompagnano chi entra e chi esce dal Rione Sanità;
- i luoghi: la “Porta di luce”, installata alla fine del 2017, ricorda le luminarie delle feste patronali ed è volutamente “in asse” con la Porta S. Gennaro dedicato all’altro Santo Patrono di Napoli (insieme al Principe della Risata); i versi in luce della poesia di Totò “Core analfabeta”, dal 2018, accompagnano chi entra nel Rione da via Foria.
La visita è realizzata in collaborazione con l’arch. Massimo Rippa, guida turistica abilitata, autore del libro “Il sole tra i vicoli. L’inizio di un percorso nel Rione Sanità”.
Patecipano:
- il consulente speciale per la “Memoria” della Municipalità 3 (Stella – S. Carlo all’Arena), prof. Francesco Ruotolo, che ci farà entrare e visitare la casa natale di Totò e ci racconterà altre storie sul Principe della Risata e sul Rione Sanità;
- l’associazione “Adda passà ‘a nuttata”, che ha preso in gestione un immobile confiscato alla camorra e lo destinato a biblioteca per bambini, proprio dove Totò, nell’Oro di Napoli, scaccia di casa il Camorrista che aveva soggiogato la sua famiglia;
gli Autori del libro “Totò memories” presenteranno i risultati del loro reportage sul Rione Sanità ed il Museo per Totò, ancora da aprire dopo anni di inutili attese.
Contributo previsto: € 6,00 (inclusi auricolari per il radiomicrofono utilizzato dalla guida). Prenotazione obbligatoria.
INFO E CONTATTI
Associazione Napoli inVita
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Associazione “Adda passà ‘a nuttata” ONLUS
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Roberta de Gregorio (organizzatrice)
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Luigi Mingrone (organizzatore)
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