Un uomo, laico convinto, rocker nell’animo, pendolare per amore, patente esente, con il pallino della fotografia e una passione smodata per la cucina decide improvvisamente di mollare tutto: il lavoro stressante ma ben pagato, la città caotica e corrotta, una quotidianità stantia. Sceglie di cambiare aria, di scrollarsi di dosso i pesi che lo opprimono, di amare in maniera ravvicinata e di dedicare a se stesso un intero lunghissimo anno.
Fin qui niente di nuovo, ma perché scegliere di percorrere 913 chilometri a piedi su un sentiero religioso antichissimo? La risposta è questo libro, una divertente non-guida sulla Via Francigena, uno dei sentieri più affascinanti d’Italia, sui suoi difetti e le sue bellezze, un diario di viaggio dal ritmo serrato pieno di storie e consigli, scritto con ironia e un pizzico di surreale follia; un modo per ridare il giusto valore al camminare come esperienza culturale e formativa.