Le opere di Angelo Ventimiglia, giovane artista calabrese, sono il frutto di una lunga ed approfondita riflessione sulla Magna Grecia ed i suoi lasciti nella società contemporanea. Ispirato inizialmente dall’esperienza maturata nel parco archeologico di Sibari, Ventimiglia si lascia ora guidare dalle icone del patrimonio tiriolese: il ‘vancale’, le monete dei Brettii diventano così nuove immagini per un nuovo percorso. Che è un percorso fatto di restanza, non solo per il legame con la storia più antica della Calabria, ma anche perché Ventimiglia, che ha già esposto in Cina, in Palestina e in America, continua a rimanere saldamente ancorato alla sua terra, da cui la sua arte trae linfa, ed in cui assume significato vero.
Questo viaggio fra arte, archeologia e restanza, sarà arricchito e coronato dall’incontro, alle ore 18,00, con il padre della restanza: Vito Teti, che proverà a sviluppare, assieme all’artista ed ai presenti, una nuova declinazione della restanza, proprio attraverso la lente del patrimonio archeologico
Evento aperto al pubblico a ingresso gratuito.
La mostra sarà visitabile per tutta la durata del Festival (fino al 07.07.2019) con ingresso a pagamento
Per info e prenotazioni:
371 3246093 (Segreteria Museo Tiriolo – Scherìa)
info@tirioloantica.it (Segreteria Museo Tiriolo)