Chi non ha mai visto un ragazzo o una ragazza con il pollice all’insù per chiedere un passaggio! Forse qualcuno di voi l’ha pure caricato o era proprio uno di quei ragazzi. Sta di fatto che l’autostop fin dagli anni ’50 ha rappresentato un modo di viaggiare economico, divertente, avventuroso ed anche ecologico, per molti giovani.
Gli anni ’70, anche a causa della crisi energetica, sono stati il periodo d’oro dell’autostop, pratica che è divenuta sempre meno frequente dalla seconda metà degli anni ottanta sia a causa di un maggior benessere economico, sia perché considerato faticoso, imprevedibile e non esente da rischi.
Negli ultimi anni, però si sta affermando un nuovo modo di fare autostop, l’“autostop organizzato”, più conosciuto come carpooling, che risolve molti dei problemi di quello classico, mantenendo però il suo aspetto sociale e la possibilità di fare nuove amicizie viaggiando.
Esistono siti internet di “autostop organizzato”, come ad esempio Carpooling.it, la più grande piattaforma di ride sharing e partner di IT.A.CA’ nel 2013, che mettono in contatto tra loro persone disponibili ad offrire un passaggio con la propria auto privata e persone alla ricerca di un passaggio verso la stessa destinazione, così da organizzare i viaggi in un modo simile all’autostop, senza dover più alzare il pollice al bordo di una strada, sostituendolo con un semplice click.
Un’altro di questi servizi, che si chiama BlaBlaCar, network internazionale di cui esiste anche la versione italiana, insiste molto sull’aspetto sociale e perciò chiede a chi si iscrive di riempie un profilo specificando che tipo di viaggiatore è (chiacchierone? fumatore? silenzioso?), così da per vivere delle esperienze di condivisione ancora migliori.
Come per l’autostop l’aspetto più importante rimane però quello economico, anche se in questo caso il passeggero contribuisce economicamente, i prezzi alla fine risultano decisamente più bassi, fino anche del 75%, rispetto allo stesso percorso effettuato in treno, in aereo o in solitaria.
Durante queste ultime feste natalizie, forse anche a causa della crisi economica, il sito blablacar.it ha visto incrementare del +300% rispetto al 2012 l’offerta dei posti in auto, con un risparmio di circa 3 milioni di euro su carburante e pedaggi autostradali.
L’autostop, che ha attratto ed allo stesso tempo spaventato molti di noi, può oggi diventare un modo di viaggiare ecologico e sicuro, senza rischiare di vivere un’esperienza da film horror come in “The Hitcher”.
Blog IT.A.CÀ
Alice Morotti (Nexus E-R)
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