Cari viaggiatori e care viaggiatrici, oggi vi portiamo nel cuore della suggestiva città di Monza per scoprire e raccontarvi un’iniziativa culturale eco-sostenibile dedicata alla valorizzazione del Parco Comunale di Monza, uno dei più grandi parchi cintati d’Europa. Con i suoi 720 ettari, il parco è un vero gioiello naturale e architettonico, istituito il 14 settembre 1805 per volere dell’imperatore Napoleone, che lo concepì come tenuta agricola modello e riserva di caccia. Oggi, questo parco incanta con le sue ville, cascine, mulini, e una straordinaria varietà di flora e fauna, fondendo arte e natura in un patrimonio unico e di inestimabile valore.
Dal 2017, in questo scenario incantevole, si svolge il Festival del Parco di Monza, curato dall’Associazione Novaluna e giunto ormai alla sua settima edizione nel 2024. Per l’occasione, inauguriamo una nuova collaborazione e vi presentiamo un’intervista esclusiva con la direttrice del festival, Cristina Sello.
Ciao Cristina, ci piacerebbe sapere di più sul tuo percorso professionale.
Dopo la laurea in Scienze Politiche, mi sono sempre occupata di comunicazione e ufficio stampa. Successivamente, per tredici anni, sono stata amministratrice delegata di un’azienda nel settore della lavorazione delle materie plastiche. Queste esperienze mi hanno permesso di maturare una conoscenza variegata del mondo e dell’approccio imprenditoriale, che mi è stata utile nella gestione di progetti ed eventi culturali che organizzo da oltre 15 anni per l’Associazione culturale Novaluna, per il Comitato Promotore del Festival del Parco di Monza e per altre realtà del settore.
Puoi raccontarci come è nata l’idea di realizzare un festival dedicato al Parco della Città di Monza e cosa rappresenta questo evento per i cittadini?
Questo evento inizia a rappresentare qualcosa di importante per la città e non solo: ad oggi coinvolge sempre più realtà cittadine e regionali, e di anno in anno si crea una sorta di aspettativa da parte delle persone che domandano quando si terrà il festival. Per questa “ricorrente” aspettativa abbiamo deciso di consolidare la presenza in un dato periodo dell’anno, nel mese di settembre.
C’è una grande partecipazione, una partecipazione rispettosa del Parco e dei luoghi, com’è nello spirito della manifestazione, secondo i principi portanti del nostro progetto condiviso con oltre 70 realtà che va oltre le iniziative che compongono il programma della singola edizione: è un lavoro corale e in rete che impegna 8/9 mesi ogni anno e che coinvolge un gran numero di professionisti, collaboratori e di volontari.
Abbiamo letto la carta dei valori dedicata al festival. Potresti spiegare brevemente cosa intendete sensibilizzare e perché avete ritenuto importante crearne una?
La carta dei valori è importantissima: è da quella che partiamo ed è quella la bussola che orienta il festival. La carta sancisce che il protagonista della manifestazione è il Parco di Monza in tutti i suoi aspetti: questo significa partire dal suo interno per aprirsi al mondo e realizzare un programma che sia multidisciplinare e che mantenga lo spirito del progetto originario, ovvero la volontà di valorizzare questo importante bene comune e promuovere buone pratiche di sostenibilità ambientale e culturale | QUI dove leggere la carta dei valori.
L’edizione 2024 del vostro festival si terrà dal 13 al 15 e dal 27 al 29 settembre 2024. Ci sono delle anticipazioni che puoi condividere con noi?
Avremo circa 140 appuntamenti in 6 giorni: spettacoli e concerti, incontri, laboratori, visite e percorsi, workshop, mostre e un’intera giornata dedicata ai più piccoli con lo Junior Fest.Tutte le iniziative realizzate con attenzione alla qualità e nel massimo rispetto dei luoghi che le ospitano, come si addice ad una manifestazione eco sostenibile. Di rilievo anche gli ospiti che avertmo con noi al festival. Parteciperanno, tra gli altri: il musicista Omar Pedrini, gli scrittori Paolo Giordano e Stefano Caserini, l’imprenditore della moda etico sostenibile, Matteo Ward, il drammaturgo, scrittore e poeta, Roberto Mercadini. E poi tra le diverse performance artistiche e musicali, anche un evento speciale, realizzato nei Giardini Reali in esclusiva per il festival: la IX Sinfonia di Beethoven per soli, coro e orchestra diretti dal giovane e talentuoso Enrico Saverio Pagano.
Il tema nazionale di IT.A.CÀ Festival 2024 è “Radici in Movimento: dove mai andiamo? sempre a casa – Novalis”: che cosa ti ispira questo tema?
Questo tema ispira alcuni pensieri: il Parco è qua e le sue radici sono sul territorio ma questo non significa che non possa essere “portato” in altri territori, come esperienza di festival, ad esempio. In quanto progetto culturale, la manifestazione ha radici mobili ed è unica nel suo genere. Le radici sono qua e lo rendono un progetto altamente identitario, ma le chiome sono protese verso il mondo, con l’intento di richiamare l’attenzione all’utilizzo rispettoso di un bene culturale di valore ambientale, storico, sociale.
Ringraziamo Cristina per questa interista e se volete scoprire il programma e partecipare a questo importante festival andate su > www.festivaldelparcodimonza.it
Vi invitiamo a partecipare all’incontro – Tra due festival per un Turismo Responsabile con IT.A.CÀ – nella giornata di Sabato 14 settembre – h11.00 presso la Biblioteca Villa Mirabello di Monza.
Intanto buon viaggio e buon festival
Blog IT.A.CÀ
Sonia Bregoli
Responsabile comunicazione IT.A.CÀ Festival
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