Passeggiate migranti a Bologna | Intervista a Semhar Tesfalidet di Next Generation Italy

La sedicesima edizione del festival IT.A.CÀ continua il suo cammino e siamo giunti alla seconda settimana della Tappa IT.A.CÀ Bologna che durerà fino al 13 ottobre 2024. Un ricco calendario di eventi continua ad animare queste giornate e ci sarà la possibilità di scoprire o riscoprire con occhi diversi strade, boschi, comunità montante, cibi e tradizioni del territorio che circonda Bologna: dall’Appennino alla Pianura passando per i quartieri periferici della città felsinea. 

Uno dei temi intorno a cui si articolano due giornate della tappa bolognese è quello della migrazione, visto come una risorsa per il territorio come anche afferma Siid Negash, Consigliere Comunale di Bologna, in una sua dichiarazione:

“In un contesto globale sempre più segnato da flussi migratori complessi e da crescenti sfide umanitarie, Bologna conferma il suo impegno a favore dell’inclusione e dell’integrazione. In questa cornice, IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori; festival del Turismo Responsabile  assume un ruolo fondamentale, promuovendo una cultura dell’accoglienza e del dialogo interculturale nel territorio bolognese. IT.A.CÀ, giunto ormai alla sua sedicesima edizione, rappresenta un momento cruciale per riflettere sulla migrazione non solo come fenomeno, ma come risorsa per il territorio.

La narrazione della migrazione proposta dal festival è essenziale per decostruire le fake news che alimentano una politica di chiusura dei confini, presentando il viaggio come un privilegio esclusivo dei ricchi o degli abitanti del nord del globo. Al contrario, attraverso un contatto reale con la popolazione e la promozione di un turismo sostenibile, IT.A.CÀ invita a ragionare dal locale al globale, sottolineando come la migrazione possa arricchire la comunità, favorendo un approccio inclusivo e consapevole.”

Siid Negash, Consigliere Comunale di Bologna

Per cogliere a pieno come il tema della migrazione viene e verrà rappresentato all’interno della Tappa bolognese abbiamo intervistato Semhar Tesfalidet che organizza i Migrantour in città promossi dall’associazione Next Generation Italy.

Ciao Semhar, piacere di conoscerti! Quest’anno nella nostra tappa madre ci sono due momenti dedicati ai Migrantour. Ci parleresti di com’è nato questo progetto? 

Il Migrantour nasce nel 2010 a Torino su idea e promozione di Viaggi Solidali, una cooperativa che si occupa di turismo responsabile. L’idea di questo progetto parte da una constatazione di fatto, ovvero che le migrazioni internazionali stanno diventando sempre più fenomeni con aspetti transnazionali, creando forti connessioni tra vari territori e culture, in particolare nelle aree urbane.  

Inoltre, pensando al turismo, si può facilmente osservare che la gente, quando viaggia lontano ha quasi sempre voglia di conoscere altre culture e persone. Eppure si fa ancora fatica ad interagire con il “diverso” che abbiamo vicino a noi.

A partire da queste considerazioni, nasce il progetto Migrantour, come forma di turismo responsabile a Km 0, con l’idea di creare opportunità di incontro, portare una narrazione corretta delle migrazioni, sfatare stereotipi e valorizzare il territorio.

La rete Migrantour, negli anni è cresciuta sempre di più ed è presente in 21 città e anche Next Generation Italy ha voluto far parte di questa rete, portando il Migrantour a Bologna nel 2015, con la prima sperimentazione di passeggiata interculturale organizzata all’interno del Festival IT.A.CÀ nel quartiere della Bolognina. 

Da sinistra: Semhar Tesfalidet, Fatema Aktar e Ali Tanveer

Le città riflettono i cambiamenti e le opportunità generate dalla convivenza di mondi diversi, arricchendo la vita di tutti noi che le abitiamo. In questo contesto, quale valore aggiunto porta il Migrantour sia alla città di Bologna, sia ai partecipanti, in un momento storico in cui il tema delle migrazioni è spesso raccontato in termini negativi?

I migrantour offrono un’esperienza autentica, permettendo di ascoltare le storie e vedere con altri occhi i luoghi nei quali ci si muove quotidianamente. Questo è dovuto anche al fatto che le passeggiate sono condotte da persone che hanno avuto esperienze di migrazione, e che raccontano la città dalla propria prospettiva e spesso i racconti sono intrecciati con il proprio vissuto.

 I partecipanti hanno quindi accesso a una nuova narrativa della città, hanno la possibilità di conoscere persone con background culturali diversi, creare legami, avere un dialogo diretto e/o condividere riflessioni su temi sociali o culturali importanti,  abbattere pregiudizi e stereotipi (anche inconsapevoli) . Inoltre vengono valorizzate zone della città che vengono vissute in modo passivo o che hanno storie complesse, in quanto si vanno a scoprire angoli nascosti e le realtà che ci abitano e che magari nel loro piccolo, fanno la differenza.  Si può senza dubbio dire che il Migrantour beneficia tutti i soggetti coinvolti.

Migrantour in Bolognina del 13 settembre

 

Durante la Tappa bolognese come avete organizzato i Migrantour?

Venerdì 13 settembre è stato organizzato un Migrantour nella Bolognina, un quartiere complesso ma ricco di attività e mondi da scoprire. Durante il tour sono stati toccati diversi temi riguardanti la storia della città, la resistenza, le nuove generazioni e le migrazioni, il tutto condito da racconti personali degli accompagnatori.

Venerdì 20 settembre invece, è prevista una passeggiata in Cirenaica, incentrata sulla storia coloniale italiana e i suoi lasciti. Questo itinerario vuole essere uno spunto di riflessione e rielaborazione di un passato rimosso. A partire da racconti, nomi di strade, ecc, si porta una narrazione corretta di cosa è stato il colonialismo e si favorisce un confronto su quanto le migrazioni e le  dinamiche contemporanee siano collegate al passato coloniale

Migrantour in Bolognina del 13 settembre

Ringraziamo Siid Negash e Semhar per aver condiviso con noi, attraverso le loro parole, cosa li spinge a promuovere positivamente la diversità culturale, valorizzando la trasformazione che le nostre città stanno vivendo e di cui è necessario prendere coscienza. Con questo, vi lasciamo QUI le informazioni per la raccolta firme sul referendum per la cittadinanza. 

Ci vediamo ai prossimi appuntamenti della nostra Tappa IT.A.CÀ Bologna che durerà fino al 13 ottobre!

Blog IT.A.CÀ
Sara Stellacci
Comunicazione IT.A.CÀ Festival
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