Cari viaggiatori e care viaggiatrici, oggi nel blog siamo in compagnia del nostro partner tecnico 2024, Garden Sharing con cui stiamo collaborando per accogliere questa innovativa realtà nella grande famiglia di IT.A.CÀ Festival del Turismo Responsabile. In questa 16°edizione, ci impegniamo ancora di più nella promozione di viaggi sostenibili e consapevoli.
Oggi intervistiamo per voi Mauro Moroni, il CEO di Garden Sharing, che ci parlerà di questa importante collaborazione. Insieme, condividiamo valori fondamentali: il rispetto per l’ambiente, il sostegno alle comunità locali e la valorizzazione dei territori.
Garden Sharing è una piattaforma online che mette in contatto chi offre spazi unici con chi cerca un’esperienza di soggiorno fuori dagli schemi convenzionali. Perfetta per gli amanti della natura, Garden Sharing vi permette di esplorare il mondo in modo responsabile, lontano dalle dinamiche del turismo di massa che spesso soffocano le destinazioni più popolari.
Questa partnership rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui il viaggio non solo arricchisce chi lo intraprende, ma rispetta e preserva anche le meraviglie del nostro pianeta. Unitevi a noi in questo viaggio verso un turismo più verde e consapevole.
Ciao Mauro, raccontaci di te e del tuo percorso professionale?
Ho sempre avuto a cuore tematiche ambientali fin dai miei studi universitari, in particolare per quanto riguarda le energie rinnovabili. Sono imprenditore dal 2004 e ho sempre seguito progetti legati alla sostenibilità e alla circular economy. Alcuni anni fa ho pensato di aggiungere ai miei interessi professionali il digitale e i viaggi, due mie grandi passioni: da lì è nata l’idea di Garden Sharing.
Ci parleresti del progetto Garden Sharing e di come è nata l’idea di realizzare un innovativo portale che permette agli utenti di esplorare e usufruire di spazi verdi e privati promuovendo un turismo responsabile e sostenibile?
Volevo creare qualcosa che avesse a che fare con il turismo lento, la condivisione, la circular economy e la valorizzazione del territorio. Negli ultimi due decenni Il turismo ha ricevuto un notevole impulso dalla creazione delle grandi piattaforme di prenotazione, ma mancava la possibilità di affittare spazi esterni, presso piccole realtà locali o anche privati.
Abbiamo notato che, in questi anni, sempre più persone cercavano modi per connettersi con la natura e con le comunità locali in maniera diretta. L’idea era quella di creare una piattaforma che non solo offrisse spazi unici per soggiornare, ma che promuovesse anche un turismo più responsabile e sostenibile.
Il funzionamento di Garden Sharing è molto semplice e intuitivo: i proprietari di spazi verdi possono registrarsi sulla piattaforma e creare un annuncio per il loro spazio privato, specificando le caratteristiche e i servizi offerti. Dall’altra parte i viaggiatori possono cercare e prenotare il loro soggiorno tramite il sito, scegliendo tra una varietà di opzioni che vanno dal campeggio in tenda o camper a sistemazioni più attrezzate come ad esempio i glamping e le bubble room.
Il Glamping, una nuova tendenza nel settore dell’ospitalità all’aperto, sta guadagnando popolarità. Quali potrebbero essere gli impatti di queste nuove forme di ospitalità sul turismo? In che modo le nuove forme di ospitalità outdoor, come il Glamping, potrebbero trasformare il modo di viaggiare e fare turismo delle persone?
Le nuove forme di ospitalità outdoor, come il glamping, stanno già avendo un impatto significativo sul turismo e si prevede che continueranno a farlo in futuro. Alcuni dei potenziali impatti che consideriamo sono:
- Inclusione e aumento dell’accessibilità:il glamping offre una varietà di opzioni di alloggio open air adatte a tutte le esigenze, dalle tende di base alle yurte di lusso, il che significa che può adattarsi a una varietà di budget e possibilità di accessibilità.
- Esperienze più autentiche: Il glamping offre ai viaggiatori l’opportunità di vivere esperienze più autentiche e di immergersi nella natura. Le strutture glamping sono spesso situate in aree remote e incontaminate, il che consente agli ospiti di sfuggire al trambusto della vita quotidiana e di connettersi con il mondo naturale.
- Maggiore attenzione alla sostenibilità: Il glamping è spesso promosso come un’opzione di viaggio più sostenibile rispetto al turismo tradizionale. Le strutture glamping sono spesso progettate e gestite in modo da minimizzare il loro impatto ambientale. Ad esempio, possono utilizzare materiali ecocompatibili, conservare l’acqua e l’energia e ridurre i rifiuti.
- Sviluppo delle comunità locali: Il glamping può contribuire allo sviluppo delle comunità locali fornendo posti di lavoro e stimolando l’economia locale. Le strutture glamping spesso acquistano beni e servizi da aziende locali e impiegano persone del posto.
Il tema nazionale di IT.A.CÀ Festival 2024 è “Radici in Movimento: dove mai andiamo? sempre a casa – Novalis”: che cosa ti ispira questo tema? e come si può intrecciare con la partnership stipulata con il festival IT.A.CA per questa edizione 2024?
Il tema di IT.A.CÀ Festival 2024 mi ispira soprattutto sotto l’aspetto del Turismo Responsabile.
Questo tema si intreccia perfettamente con la filosofia e i valori di Garden Sharing: un viaggiatore responsabile è colui che si immerge nella cultura locale con rispetto, che apprezza le tradizioni e che contribuisce allo sviluppo sostenibile delle comunità che visita. In questo senso, il viaggio diventa un’occasione per un incontro autentico e per una maggiore consapevolezza di sé e del mondo.
All’interno del festival IT.A.CÀ esploriamo nuove esperienze: qual è stato il viaggio che ti ha cambiato di più e in che modo ha influenzato la tua visione del mondo?
Il viaggio che ha influito di più nella mia vita è quello che ho fatto durante la mia tesi di laurea, oramai quasi vent’anni fa, in Africa. Sono andato in Kenya, a 350km da Nairobi, non in un resort, ma per aiutare una comunità locale a trovare il modo di fare energia rinnovabile in loco. Ho toccato con mano quanta fortuna avessi avuto a nascere in un mondo con tante comodità e tanta sicurezza, ma ho invidiato la tanta serenità ed allegria che le persone del posto avevano, apprezzando le diversità culturali, e non ultimo il piacere di vivere in un posto minimamente antropizzato. Da lì ho indirizzato la mia carriera professionale sulla sostenibilità, sul creare soluzioni ecocompatibili per creare energia e viaggiare, per cercare nel mio piccolo di dare un contributo al pianeta. Un viaggio quindi per me molto significativo, un primo passo di un lungo cammino che ancora sto facendo e che non so in realtà dove mi porterà!
Ringraziamo Mauro per essere stato in nostra compagnia e per averci raccontato la storia di Garden Sharing, illustrando ciò che si cela dietro questo progetto che ha un impatto significativo sia sull’ambiente che sulle scelte di viaggiatori e host. Come sempre, buon viaggio!
Blog IT.A.CÀ
Sonia Bregoli
Responsabile Comunicazione Nazionale IT.A.CÀ Festival
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