A 16 anni dalla prima edizione del festival IT.A.CÀ era giunto il momento di fare il punto, analizzando il percorso intrapreso, le metodologie messe in atto, gli impatti sui territori, le narrative che informano i nostri immaginari. Ed è proprio questo che la rivista “Fuori Luogo. Journal of Sociology of territory, tourism, technology” intende fare con questo numero speciale dedicato proprio al nostro festival IT.A.CÀ.
Nato da un’idea di Pierluigi Musarò, co-fondatore e co-direttore del festival, e curato insieme a Valentina Cappi e Marta Vignola, questo numero ospita autori e autrici che hanno accolto l’invito a esplorare, in tutte le sue sfaccettature, le molteplici dimensioni legate a IT.A.CÀ: le diverse forme di sostenibilità (ambientale, economica, sociale, culturale) che ispirano il turismo responsabile; il diritto all’ospitalità per la costruzione di nuove forme di comunità basate sulla condivisione degli stessi valori di cura, salvaguardia e rispetto del territorio; il turismo come strumento di co-abitazione, per creare spazi fisici e simbolici dove condividere esperienze e incoraggiare l’incontro tra il patrimonio locale e quello del turista.
Muovendo da un’idea comune che vede il turismo responsabile come volano di sviluppo dei territori marginali, le diverse analisi presentate in questa collettanea, mirano a comprendere se e come sia possibile coniugare la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini, immaginando una valorizzazione del territorio che promuova la transizione verso la sostenibilità attraverso processi partecipativi di condivisione, co-progettazione, dialogo e sperimentazione.
Tappa IT.A.CÀ Monti Dauni 2019
Riflettendo in maniera inter e trans_disciplinare, gli articoli che trovate nella rivista analizzano non solo il lavoro realizzato dalla rete IT.A.CÀ in alcuni territori cosiddetti marginali, ma anche le potenzialità che questo lavoro di rete incorpora, quale risorsa materiale e simbolica per lo sviluppo sostenibile degli stessi.
La maggior parte degli autori e autrici che hanno collaborato sono (o sono stati) in qualche modo coinvolti nel festival IT.A.CÀ, pertanto riflettono sullo stesso a partire da esperienze concrete.
Tappa IT.A.CÀ Bologna – Monzuno_Appennino bolognese 2023
Tra gli altri, l’analisi delle esperienze relative alla governance turistica della rete IT.A.CÀ (proposta da Nocco e Epifani), o della realizzazione del festival sui Monti Sibillini e nella Città metropolitana di Bologna (proposta da Davino, Moralli, Villani), o lungo i cammini dell’Appennino Bolognese (proposta da Manella), così come l’articolo che analizza il turismo nelle Aree Interne dell’Abruzzo e la promozione turistica del Distretto delle Terre della Baronia (proposto da Magnani e Chiarella) forniscono esempi concreti sia di come il turismo rappresenta una importante opportunità per una strategia di rilancio e sostegno dei territori che più soffrono le dinamiche di spopolamento; sia di come lo stesso festival IT.A.CÀ sia stato in grado, negli anni, di dare spazio alla tante esperienze, traiettorie, percorsi e realtà umane che si incontrano e si intrecciano nei territori “ai margini”, attivando processi di empowerment territoriale.
Foto – Le Vie Mulattiere dell’Acquasatano – Abruzzo, aree Interne.
Ma questi sono solo alcuni dei tanti articoli disponibili, oltre a valide recensioni di libri a tema e l’intervista finale ad Alessandra Priante, Direttrice per l’Europa dell’UNWTO, l’agenzia delle Nazioni Unite che nel 2018 ha premiato il nostro festival nella 14a edizione della Cerimonia di premiazione degli UNWTO AWARDS.
Blog IT.A.CÀ
Pierluigi Musarò
Co-fondatore e direttore IT.A.CÀ Festival
Pierluigi Musarò
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