Cari amici viaggiatori e amiche viaggiatrici, oggi sul nostro blog vogliamo presentarvi un progetto Europeo già alla sua seconda edizione e che ha catturato la nostra attenzione.
New European Bauhaus o Nuovo Bauhaus Europeo è uno tra i progetti promossi dall’Unione Europea per l’attivazione di un dialogo ed una rete operativa volta alla sensibilizzazione e alla ricerca di modalità di gestione della ormai conclamata crisi climatica e il conseguente destino del pianeta terra. «Se il Green Deal europeo ha un’anima, allora è il Nuovo Bauhaus europeo che ha portato a un’esplosione di creatività in tutta l’Unione», Ursula Von der Leyen, Presidente Commissione Europea. Xavier Troussard, membro della commissione europea a capo dell’unità alla base del Nuovo Bauhaus Europeo lo descrive come «l’ambizione di vedere come si può vivere in armonia con il pianeta», un progetto ambientale ma al contempo di forte impianto culturale ed economico.
Le tematiche fondamentali e fondanti del progetto sono sostenibilità, inclusione ed estetica; temi chiave già presenti nel Green New Deal che si sta cercando ora più che mai di tradurre in progetto culturale ad impatto concreto, significativo e tangibile nella vita quotidiana dei cittadini.
Innovazione, creatività e design per tutti risuonano ancora, a distanza di 100 anni dalla nascita dello storico movimento del Bauhaus, attuali e con la stessa carica e urgenza del fenomeno culturale ed architettonico tedesco alla base del progetto europeo, alla ricerca di realtà create per le persone, con le persone, in un’ottica di progettazione dal basso. Sebbene la Bauhaus sia stata attiva solo per 14 anni, principalmente negli anni ’20, è forse la scuola moderna di architettura, design e arte più famosa. L’istituto di Dessau è patrimonio mondiale dell’UNESCO. La rivoluzione nell’arte, nell’artigianato e nella tecnologia portata avanti dai creativi del Bauhaus hanno ispirato designer e artisti in tutto il mondo nei decenni successivi, e continua a farlo ancora oggi.
Ruolo chiave, ancora una volta, svolto dai giovani all’interno del New European Bauhaus, che oramai da anni rappresentano il motore d’azione e la voce più presenti nella gestione di tematiche ecologiche e di emergenza climatica; ancora una volta la loro presenza sarà fondamentale nella presentazione e progettazione di sviluppo di idee e possibilità in ambito scientifico, tecnologico e artistico di nuove forme di vivere nei contesti urbani e rurali.
La seconda edizione del progetto che si svilupperà in tre fasi (progettazione, diffusione, divulgazione), promuove l’ibridazione e interconnessione tra gli ambiti sopra citati, mirando allo studio e valutazione di esempi concreti che inspirino il cambiamento, realizzando, una volta terminata la prima fase, cinque progetti pilota da distribuire e concretizzare in cinque stati europei differenti. Queste realtà saranno poi oggetto di studio e monitoraggio per comprendere se effettivamente possano considerarsi dei nuovi modi validi di vivere insieme, che proteggano contemporaneamente la natura ed il patrimonio immateriale e culturale della nostra terra.
I progetti presentati, quindi, avranno il compito di aspirare alla creazione di luoghi belli, sostenibili ed inclusivi, partendo dove possibile dalla materia già esistente, spogliandoli del superfluo e ritornando all’essenza, alla forma e alla funzionalità delle cose, proprio come sostenevano i fautori del Bauhaus, senza dimenticare mai però l’importanza dell’estetica.
Se pur partendo dall’eredità del movimento Bauhaus il progetto lanciato dall’Unione Europea porta con se forti ideali contemporanei e interdisciplinari dove la trasversalità degli ambiti verrà valorizzata nel momento della presentazione delle proposte progettuali; l’iniziativa premierà infatti i progetti che non tratteranno esclusivamente di nuove forme dell’abitare ma anche di tutela e conservazione del patrimonio immateriale, promuovendo ed incoraggiando una interconnessione tra arte, cultura e scienza duratura e impattante nella vita quotidiana dei cittadini.
Non resta che attendere e seguire gli sviluppi di questo interessante progetto, continuando a credere e sostenere nella possibilità di abitare in armonia e in mutua collaborazione con il territorio che ci circonda.
Se volete continuare ad informarvi su questo progetto vi lasciamo di seguito i collegamenti a dei brevi video realizzati dalla Commissione Europea sul tema:
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Blog IT.A.CÀ
Martina Gambini
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