I progetti di IT.A.CÀ

IT.A.CÀ non è solo un festival ma è anche una comunità di cittadini che ripensano i propri luoghi e mirano a sensibilizzare le istituzioni immaginando nuove pratiche, aggregando i diversi attori sul territorio che le mettono già in atto o che ne avrebbero le potenzialità.

Promuovendo un diverso concetto di sviluppo turistico (o anche solo costringendo gli attori, istituzioni pubbliche e privati cittadini, a interrogarsi) IT.A.CÀ si pone anche come un attivatore di processi, leva per creare sinergie-rete-sistema, intermediario che rafforza i legami sul territorio, piattaforma di innovazione sociale che ha (anche indirettamente) ricadute turistiche.

Contribuisce in questo a valorizzare l’enorme potenziale naturale, artistico e sociale che il nostro paese riserba, a prendersene cura, a promuoverlo in modo innovativo attraverso delle buone pratiche come convegni, formazione, contest, laboratori nelle scuole e accessibilità.

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La rete nazionale opera mettendo insieme attori del territorio in grado di co-organizzare, grazie alla regia della squadra di IT.A.CÀ, iniziative da sperimentare all’interno del Festival, da promuovere per la prima volta all’interno della rassegna, ma il cui vero obiettivo è quello di creare una proposta turistica sostenibile reiterabile, spendibile al livello di mercato e che dia respiro economico agli operatori del territorio, creando percorsi che coniugano natura, cultura, buon cibo, saperi, attività fisica e aspetti laboratoriali.

E questo lo fa soprattutto in territori e aree ancora turisticamente marginali, in cui le potenzialità turistiche non sono del tutto sviluppate, ossia nelle aree interne: territori fuori dalle grandi città che soffrono ancora della differenza dicotomica rispetto al turismo cittadino.

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IT.A.CÀ non è solo un festival ma è anche una comunità di cittadini che ripensano i propri luoghi e mirano a sensibilizzare le istituzioni immaginando nuove pratiche per fare leva su sinergie-rete-sistema, intermediario che rafforza i legami sul territorio, piattaforma di innovazione sociale che ha (anche indirettamente) ricadute turistiche.

Contribuisce così a valorizzare l’enorme potenziale naturale, artistico e sociale che il nostro paese riserba, a prendersene cura, a promuoverlo in modo innovativo attraverso delle buone pratiche come convegni, formazione, contest, laboratori nelle scuole e accessibilità.

La rete nazionale opera mettendo insieme attori del territorio in grado di co_organizzare, grazie alla regia della squadra di IT.A.CÀ, iniziative da sperimentare all’interno del Festival, da promuovere per la prima volta all’interno della rassegna, il cui vero obiettivo è quello di creare una proposta turistica sostenibile reiterabile, spendibile al livello di mercato e che dia respiro economico agli operatori del territorio, creando percorsi che coniugano natura, cultura, buon cibo, saperi, attività fisica e aspetti laboratoriali.

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Il nostro segmento è costituito da un gruppo di persone omogeneo per interessi, aspettative e comportamenti: turisti che ricercano un contatto autentico con la popolazione locale, amano i cammini, gli itinerari in bici e una fruizione “sportiva” del territorio; allo stesso tempo ci rivolgiamo a turisti e residenti che vogliano approfondire un certo aspetto della cultura locale, del patrimonio naturalistico ed enogastronomico senza fatica, proponendo la fruizione sostenibile del territorio (cammini, percorsi in bici, ecc.), come la più appagante e funzionale a un’esperienza autentica.

I segmenti prevalenti sono quelli del turismo individuale, familiare o di piccoli gruppi organizzati in modo da essere conformi ai principi di responsabilità e sostenibilità che promuoviamo, dare ai fruitori un senso di sicurezza e rispetto delle norme vigenti in termini di sicurezza sanitaria.

I percorsi di fruizione territoriale co-progettati da IT.A.CÀ insieme agli stakeholder delle reti locali e sperimentati all’interno del festival, vengono pensati per la stessa comunità locale, per un turismo di tipo domestico (regionale e nazionale) – partecipanti provenienti anche da aree poco distanti dai territori coinvolti nel progetto – e al contempo vengono studiati per essere attrattivi anche per un turismo estero.

Nelle varie edizione si sperimenta il funzionamento di percorsi e iniziative contingentate; ciò che inizialmente viene rilevato come un limite si rileva successivamente il cuore delle offerte turistiche proposte: nelle ultime edizione abbiamo sperimentato percorsi aperti a un massimo di 15/20 persone; il numero limitato di persone favorisce una maggiore socialità tra i partecipanti e tra le realtà che ospitavano e/o animavano le iniziative e una maggiore soddisfazione.

Il nostro segmento è costituito da un gruppo di persone omogeneo per interessi, aspettative e comportamenti: turisti che ricercano un contatto autentico con la popolazione locale, amano i cammini, gli itinerari in bici e una fruizione “sportiva” del territorio.

Allo stesso tempo ci rivolgiamo a turisti e residenti che vogliano approfondire un certo aspetto della cultura locale, del patrimonio naturalistico ed enogastronomico senza fatica, proponendo la fruizione sostenibile del territorio (cammini, percorsi in bici, ecc.), come la più appagante e funzionale a un’esperienza autentica.

I segmenti prevalenti sono quelli del turismo individuale, familiare o di piccoli gruppi organizzati in modo da essere conformi ai principi di responsabilità e sostenibilità che promuoviamo.

Nelle varie edizione si sperimenta il funzionamento di percorsi e iniziative contingentate; ciò che inizialmente viene rilevato come un limite si rileva successivamente il cuore delle offerte turistiche proposte: nelle ultime edizione abbiamo sperimentato percorsi aperti a un massimo di 15/20 persone; il numero limitato di persone favorisce una maggiore socialità tra i partecipanti e tra le realtà che ospitavano e/o animavano le iniziative e una maggiore soddisfazione.