L’antropologo Vito Teti scrive che la restanza denota “non un pigro e inconsapevole stare fermi, un attendere muti e rassegnati. Indica, al contrario, un movimento, una tensione, un’attenzione. Richiede pienezza di essere, persuasione, scelta, passione. Un avvertirsi in esilio e straniero nel luogo in cui si vive e che diventa il sito dove compiere, con gli altri, con i rimasti, con chi torna, con chi arriva piccole utopie quotidiane di cambiamento”.
La rassegna cinematografica presenta tre pellicole che ci parlano di “restanza” e di resilienza attraverso sguardi differenti di registi meridionali – Corrado Punzi, Daniele de Michele ed Edoardo Winspeare – che hanno raccontato con estrema delicatezza il territorio, il Sud e la sua capacità di resistere alle crisi economiche, alla disoccupazione, al deserto dei luoghi industriali contaminati e alla globalizzazione neoliberista.
Venerdi 5 luglio
Proiezione di Vento di Soave (2017), di Corrado Punzi
Sinossi: Tre storie di ostinata ma contraddittoria opposizione al gigante industriale, raccontano il conflitto tra le narrazioni del progresso e i danni sociosanitari in un territorio a vocazione agricola. I giganti in questione sono le sono le Centrali della zona industriale brindisina: il petrolchimico Eni e la centrale a carbone Enel, situata a Cerano.
Sabato 6 luglio
Proiezione de I Villani (2018), di Daniele De Michele
Sinossi: Un’opera originale che mostra vite, sacrifici e soddisfazioni di chi ha scelto di produrre alimenti sani e genuini. Otto personaggi che portano avanti la loro battaglia quotidiana per rimanere ancorati alla cucina italiana e non cedere alla “globalizzazione” culinaria.
Domenica 7 luglio
In grazia di Dio (2013), di Edoardo Winsperare
Sinossi: Una famiglia è costretta a chiudere la propria fabbrica a causa di ingenti debiti e così i componenti si dividono per prendere ognuno la loro strada: tra i figli, un fratello cambia paese assieme ai genitori, una delle due sorelle insegue le proprie aspirazioni di attrice e l’altra, per non essere schiacciata dalla sventura finanziaria, comincia a lavorare la terra.