Cari viaggiatori e care viaggiatrici oggi nel nostro blog Silvia Ombrellini di Ecobnb (partner della tappa parmense) intervista per noi Oreste Verrini che è uno tra i numerosi ospiti della tappa di IT.A.CÀ Parma (dal 2 all’ 8 ottobre). Professore dell’Università degli Studi di Pisa, da alcuni anni impegnato nelle riscoperta e valorizzazione di antichi percorsi tra la Lunigiana e la Garfagnana, autore dei libri “La via Francigena di Montagna” e “La via del volto santo. A piedi in Lunigiana e Garfagnana“.
Oreste, che sarà tra i protagonisti della giornata di Mercoledì 4 Ottobre 2017 dedicata al Turismo Sostenibile, ci ha dato la possibilità di scambiare con lui due chiacchiere in anticipo. Ecco cosa ci ha raccontato.
Leggendo la biografia di Oreste Verrini, da sempre appassionato di storia e di archeologia, professore di Economia presso l’Università di Pisa, la prima curiosità è stata com’è nata la sua grande passione per i cammini. «La passione dei cammini, ma più in generale dei viaggi, nasce lontano, ai tempi dell’università con le letture di Bruce Chatwin, Alex Roggero, Giorgio Bettinelli» – ha raccontato Oreste.
Proprio da quest’ultimo autore, Oreste ha tratto le sensazioni più importanti, custodendole dentro di sé per molti anni fino a quando sono riemerse nella sua passione per i viaggi a piedi. IT.A.CÀ propone un modo di viaggiare diverso, dove più della meta conta il percorso e il modo con cui ci si mette in cammino.
Qual’è per te il senso del camminare?
«Il camminare è dettato prima dalla curiosità, dalla ricerca di nuove luoghi da visitare o da scoprire, alla lettera, e dopo anche dalla ricerca di me stesso. Di alcuni punti fermi sui quali costruire il mio nuovo modo di essere ed il mio modo di approcciarmi alla vita. Parole impegnative – me ne rendo conto – ma le uniche in grado di far capire l’importanza di un gesto naturale e quasi scontato ma, che scontato non lo è, per nulla.»
Condividiamo pienamente questa passione per i cammini, che raccontiamo spesso attraverso il blog di Ecobnb, e chiediamo ad Oreste qual è per lui il senso e il bello di viaggiare a piedi.
«Per me, come ho avuto spesso modo di scrivere, serve per ricollocarmi nel mondo. Per trasmettermi la giusta posizione in esso. Troppo spesso il progresso, seppur con l’enorme potenziale e gli indubbi vantaggi qualitativi, ci estrania dal ciclo naturale della vita, trasmettendoci una sensazione di “invincibilità” dannosa.
Camminare mi fa capire come in realtà siamo parte di qualcosa di più grande, che va al di là dell’animale uomo, un qualcosa che va nuovamente scoperto e assimilato. E questo, assieme alla possibilità di avere punti di vista differenti, angolature nuove di osservazione – arrivare in un paese con uno zaino e niente di più ci rende nudi, pronti per assimilare quanto incontreremo – rappresenta il bello del camminare.»
Con Oreste abbiamo anche parlato dei modi per valorizzare il paesaggio Italiano attraverso i cammini e il viaggio sostenibile, potete leggere l’intervista completa a questo link. Durante il Festival IT.A.CÀ Parma Oreste ci racconterà della Via Francigena di Montagna o Via del Volto Santo, alla quale ha dedicato due bellissimi libri.
Potresti anticparci le caratteristiche di questo cammino e di raccontarci quali elementi lo rendono unico?
«Sicuramente la genuinità dei posti ancora poco abituati alla presenza dei camminatori. Borghi medievali attentamente conservati, una natura, selvaggia e imponente, buon cibo e accoglienza. Una serie di fattori intriganti e pregevoli».
Quali sono i tratti più belli e le tappe da non perdere?
«È difficile fare una classifica dei luoghi più belli. Sicuramente i borghi più importanti come Pontremoli, Bagnone, Fivizzano, Castelnuovo di Garfagnana, Barga, cittadine probabilmente già conosciute ai più. Ma, per me, sono i piccoli borghi a sorprendere, le piazze inaspettate con lavatoi che hanno decine e decine di anni, i selciati originari ed intatti con muretti a secco che sembrano “tirati su” da pochi anni ed invece conservano i ricordi di centinaia di vite. Camminare con le Apuane sullo sfondo e sempre più vicine, una vista ogni volta sorprendente e ricca di fascino. Poter immergere i piedi, o fare il bagno nella stagione giusta, in pozze di torrenti impetuosi o placidi. Come sempre, sono le piccole cose ad entusiasmare e a rendere indimenticabile il cammino».
E noi non vediamo l’ora di metterci in viaggio, a piedi naturalmente! Ringraziamo Oreste per l’intervista e vi diamo appuntamento a Parma mercoledì 4 Ottobre in occasione dell’incontro e della quinta edizione parmigiana del festival
> Consulta il Programma
Blog IT.A.CÀ
Silvia Ombellini
Ecobnb founder e team IT.A.CÀ Parma
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!