Presentazione libro di Cristina Pagetti
Il libro Benvenuto a casa tua è una riflessione culturale ma anche personale, su una delle forme più autentiche di “sharing economy” quella dello Scambio Casa e dello Scambio Giovani, due iniziative il cui obiettivo è quello di permetterci di viaggiare per il mondo aprendo lo spazio a noi più caro e più intimo: quello della nostra casa. In un’epoca di grande interesse verso la “sharing economy” (basti pensare al successo di Uber e Airbnb per citarne solo alcuni) questo libro ci illustra le potenzialità, soprattutto in termini culturali, dello Scambio asa e dello Scambio Giovani, due iniziative ancora poco diffuse che consentono di sentirci “cittadini del mondo”.
Il libro raccoglie i racconti degli scambi di Cristina Pagetti, da 15 anni referente per l’Italia dell’organizzazione internazionale HomeExchange.com e “scambista per casa” convinta e di alcuni soci dell’organizzazione, ma anche una serie di consigli utili per chi vorrebbe capire come funziona questa esperienza e poterla provare.
Nei suoi 15 anni di attività Cristina Pagetti ha partecipato a numerose ricerche universitarie sul tema e ne illustra analisi e conclusioni, con grafici e numeri, aggiungendo delle preziose riflessioni personali frutto della sua esperienza. Dalla ricerca internazionale condotta dall’Università di Bergamo, giusto per citarne una, è emerso che chi scambia casa ha un elevato livello di fiducia nel prossimo oltre a tanta voglia di viaggiare e conoscere il mondo. É proprio l’elevato livello do fiducia che ci spinge a sperimentare queste nuove forme di economia collaborativa, che hanno preso piedi in tutto il mondo grazie all’avvento di Internet.
Nel libro si parla anche della storia del viaggio e dell’ospitalità nei confronti dello sconosciuto, realtà antiche come il mondo alla ricerca dei motivi più intimi per cui viaggiamo.
Il libro si occupa anche dello Scambio Giovani, un interessante progetto del Rotary International a cui Francesco, suo figlio, sta partecipando, progetto che ha visto la presenza di uno studente americano, Ethan, nella loro casa per un intero anno scolastico. Uno Scambio di ospitalità che ha fatto capire alla famiglia di Cristina molte cose sugli Stati Uniti e sui giovani americani e sull’importanza di accogliere lo straniero nelle nostre case. Ai partecipanti al progetto Scambio Giovani, del distretto rotariano lombardo, a cui Francesco partecipa, è stato chiesto di raccontare del loro scambio: lo Scambio Giovani, come lo Scambio Casa, è una delle forme più autentiche di “sharing economy” che consentono ai nostri figli di diventare a loro volta “cittadini del mondo”.
Il fatto che in entrambe le forme di Scambio non sia previsto scambio di denaro ma la sola reciprocità fra i partecipanti ne fa una forma autentica di “sharing economy”, contrariamente a quanto succede con i servizi a pagamento, quali i sopra citati Airbnb e Uber, che si scelgono più per motivi di risparmio economico che per “autentico” spirito di condivisione. E come dichiarò l’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter “tutti noi dovremmo, almeno una volta nelle vita, fare Scambio di casa e confrontarci con nuove culture”.
L’ex presidente nel 1976 lasciò la sua abitazione, con annessa piantagione di noccioline, ad una famiglia brasiliana, per andare a visitare il Brasile. In un’epoca di grandi conflitti culturali come quella che stiamo vivendo lo Scambio Casa e lo Scambio Giovani sono un modo per farci incontrare il “diverso” e per farci capire che il dialogo è il miglior viatico contro ogni forma di incomprensione tra le persone scambiare casa o ospitalità, accettare le differenze e sciogliere i pregiudizi, ridurre i conflitti allargare le nostre conoscenze e fare del mondo un’unica grande comunità.