Shakspeare affermava “Il viaggio finisce quando gli innamorati s’incontrano”. Questa è una delle frasi principali che rimandano ad una commedia d’amore che ha fatto emozionare tanti romanticoni come me, “L’amore non va in vacanza”. Ma questo post non vuole parlare di amore tra persone, ma bensì del nostro amore per il viaggio e di un nuovo modo sostenibile, divertente ed originale per organizzare la propria vacanza. Si tratta dello “scambio di casa”.
A questo proposito, per la nostra rubrica “In viaggio verso IT.A.CÀ” abbiamo fatto due chiacchiere con Cristina Pagetti massima esperta di questo fenomeno, perché da 15 anni è la referente per l’Italia di HomeExchange
Questo nuovo modo di viaggiare nasce nei paesi anglosassoni e arriva in Italia nel 2000 e da allora ha avuto una crescita esponenziale in quanto a visibilità e numero di soci.
L’Italia non poteva di certo mancare nel panorama della vacanza in quanto rappresenta una delle mete più richieste dai turisti stranieri. Infatti, in Italia, nonostante la diffidenza a dare le chiavi di casa ad uno sconosciuto, lo scambio casa ha raggiunto quasi 3000 soci e nel mondo sono ben 65.000 coloro che hanno sposato questo nuovo modo di viaggiare.
Un soggiorno con scambio casa rispetto ad uno senza dà al viaggio un valore aggiunto significativo, che diventa fondamentale per conoscere meglio il luogo che si sta visitando.
La vacanza con lo scambio di casa è una vacanza all’insegna della scoperta e del confronto con nuove culture ma anche del comfort a 360 gradi. “Io sto nella tua casa mentre tu stai nella mia”, questo è il motto di coloro che scambiano casa per le vacanze. I viaggiatori hanno a disposizione un’intera casa in cui soggiornare, cucinare, fare il bucato, conoscere i vicini e vivere come uno del luogo: di certo un’esperienza diversa dalla solita vacanza.
Lo scambio casa offre la possibilità di trascorrere una vacanza a costo zero alla scoperta delle meraviglie del nostro pianeta, che a noi viaggiatori piace molto! È una soluzione perfetta per tutti coloro che hanno fame di conoscere, di ampliare i propri orizzonti e di trascorrere quindi una vacanza originale.
Lo scambio casa è certamente una forma di “economia solidale” perché facendo scambio casa e grazie ai suggerimenti dei diversi partner dello scambio, (come afferma la responsabile del progetto in Italia) si va a fare la spesa nei mercati rionali, si frequentano i ristoranti locali e non si fa riferimento alle grandi catene di fast-food e alberghiere che offrono le stesse cose in giro per il mondo ma si costruisce da soli la propria vacanza in modo rispettoso dei luoghi e dell’ambiente.
Pe tutti questo motivi lo scambio casa sembra essere la vacanza ideale per coloro che ricercano l’autenticità. E noi amici di IT.A.CÀ non vediamo l’ora di sperimentare!
Per i più curiosi, Cristina Pagetti ha dedicato allo scambio case e alle sue implicazione culturali e sociali un libro che ha intitolato La tua casa è la mia casa, presto in stampa. Si tratta di una serie di riflessioni su una delle forme più antiche di “sharing economy”, quella dello Scambio Casa e dello Scambio Giovani, due iniziative il cui obiettivo è quello di permetterci di viaggiare per il mondo aprendo le porte della nostra casa, consentendo, così di sentirci “cittadini del mondo”.
Allora, a questo punto direi che manca solo di augurare a tutti voi buon viaggio e buono scambio casa!
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