Carə viaggiatorə, con il mese di ottobre, ci aspetta la 6^ edizione della Tappa di Ravenna, organizzata da Happy Minds e La Casa dei Racconti.
Con un ricco programma di eventi che si sono svolti sul territorio di Brisighella, il 5 e 6 ottobre, e si svolgeranno su quello di Ravenna, il 12 e il 13 ottobre, scopriremo antiche radici attraverso la visita della Pieve del Tho, la pineta e i mosaici di Ravenna, itinerari a piedi e bike tour, e talee recenti grazie a concerti jazz, video proiezioni e un brunch in versione plant based [QUI per scoprire il programma dettagliato e iscriversi agli eventi].
Ascoltiamo il racconto di Lidia Marongiu, CEO & Founder di HappyMinds, Elisa Cornacchia, guida turistica della Cooperativa Il Papavero, e Patrizia Bottura, co-fondatrice de La Casa dei Racconti.
Lidia Marongiu, CEO di HappyMinds
Il tema di quest’anno è “Radici in movimento – Dove mai andiamo? Sempre a casa (cit Novalis): che legame c’è tra questo pensiero e la città di Ravenna e il suo territorio?
Il pensiero di Novalis evoca un continuo movimento che porta alla ricerca delle proprie radici, come senso di appartenenza e connessione profonda con le origini. Questo concetto si lega alla città di Ravenna per il suo importante patrimonio storico, artistico e culturale radicato nel passato e proiettato verso il futuro.
Ravenna, con le sue radici profonde nell’Impero Romano e Bizantino, è una città che ha accolto e assorbito influenze da diverse civiltà, trasformandole in una propria identità unica. I suoi celebri mosaici, riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, testimoniano un passato glorioso e imponente che non si è mai perso nel tempo, ma è sempre “in movimento”, reinterpretato e vissuto in nuovi modi da viaggiatorə, local e artigianə, come scopriremo il 13 ottobre grazie all’itinerario a piedi nel centro di Ravenna.
In che modo la valorizzazione e la promozione di luoghi storici come Ravenna può offrire soluzioni sostenibili per prevenire il rischio di overtourism, promuovere lo sviluppo economico locale e soddisfare le moderne esigenze di accoglienza turistica?
La chiave per evitare il fenomeno dell’overtourism risiede nell’attuazione di strategie di valorizzazione e di promozione di città storiche come Ravenna che mettano in atto un turismo di qualità, sostenibile e diffuso, non concentrato solo nei luoghi più celebri, cercando un equilibrio tra valorizzazione delle sue risorse, distribuzione intelligente dei flussi turistici e sviluppo economico locale che tenga conto delle esigenze dei visitatori senza compromettere l’identità del territorio.
Una soluzione può essere quella di incoraggiare i visitatori a esplorare non solo i monumenti più noti, come i mosaici di San Vitale o il Mausoleo di Galla Placidia, ma anche l’ampio patrimonio naturale, con le pinete e le zone costiere vicine, che attraggono viaggiatorə interessatə alla natura e al turismo sostenibile. La creazione di percorsi tematici che includano questi luoghi può aiutare a distribuire meglio i flussi turistici.
La promozione di un turismo legato alle eccellenze locali, come l’artigianato (in particolare i mosaici), può favorire lo sviluppo delle piccole imprese e creare un legame diretto tra i visitatori e il territorio. In questo modo, il turismo non si limita a essere un fenomeno di massa, ma diventa un’opportunità per incentivare l’economia locale, rispettando la tradizione e la qualità.
La Cooperativa Il Papavero – risponde Elisa Cornacchia, guida turistica di Ravenna
Il mosaico è uno dei simboli più importanti dell’arte e della storia di Ravenna e il 13 ottobre è in programma un itinerario proprio dedicato al mosaico. Cosa vedremo e cosa sperimenteremo nello specifico?
Domenica 13 ottobre vivremo un itinerario inedito tra le vie del centro di Ravenna, in cui partiremo dalle radici di questa arte antichissima, scoprendone le tecniche, per poi arrivare alle sue declinazioni più contemporanee ed esplorare così anche la storia della città. Conosceremo alcunə artistə local che sono statə in grado di portare avanti la tradizione, coniugandola con l’innovazione, spaziando dal mondo dell’arte a quello della pasticceria. Vedremo anche esempi concreti di come il mosaico possa essere uno strumento efficace per comunicare messaggi di carattere politico e sociale.
Come sono cambiate nel tempo le interpretazioni di questa forma artistica?
Il mosaico è un’arte versatile, che si presta a infinite interpretazioni. A Ravenna glə artistə sono stati capaci di conservare le tecniche del passato, che ancora oggi vengono eseguite nei piccoli laboratori e tramandate nelle scuole di settore, uniche al mondo. Nel corso dei secoli, il dialogo con altre forme espressive, quali la pittura e la scultura, e lo sviluppo di nuovi materiali ha reso possibile ad artistə di spaziare in tante direzioni. Basta pensare alla raffinatezza dei gioielli in micromosaico o all’imponenza delle opere a mosaico del Parco della Pace.
Una grande potenzialità del mosaico, oggi, è proprio quella di potersi fondere con l’arredo urbano, arricchendolo di significato e rendendo così questa forma d’arte accessibile a tuttə.
Patrizia Bottura, co-fondatrice della Casa dei Racconti
In queste giornate riscopriremo ed esploreremo non solo la città di Ravenna, ma anche i suoi territori collinari, come Brisighella. Cosa ci raccontano le radici di questo Borgo?
Il Borgo di Brisighella ha tantissime radici, che affondano nel tempo. La Pieve del Tho, il più antico sito di culto della valle del Lamone, via di congiunzione tra Faenza e l’Etruria, ci racconta le radici religiose di questa zona collinare.
Troviamo le radici storiche nell’antico castello di Rontana, tra i più antichi insediamenti fortificati della Valle del Lamone e oggetto di una campagna di scavo che ha consentito di riportare alla luce parte delle strutture murarie dell’abitato.
Siamo andati alla scoperta di queste radici grazie al trekking di domenica 6 ottobre: percorrendo bellissimi calanchi e colline verdissime, che ci hanno portato al rifugio Cà Carnè, incastonato nella Vena del Gesso, oggi Patrimonio Unesco, che per secoli è stato la risorsa economica del borgo per l’estrazione del gesso.
L’evento di sabato 5 ottobre al Teatro Cinema Giardino ha aperto la tappa romagnola: per chi non c’era, quale esperienza hanno vissuti i partecipanti nella serata dedicata alla musica?
Sabato 5 ottobre ci siamo immersi in un percorso musicale attraverso suoni ancestrali che hanno accompagnato l’uomo fin dai tempi più remoti, le cui sonorità spaziavano dal jazz alle foreste del Centrafrica.
Una contemporanea costruzione visuale, che ripercorre i suoni del duo Andrea Grillini alla batteria e Piero Bittolo Bon al sax, creando forme proiettate dal magistrale Alberto Novello con il laser.
Questo spettacolo unico si è svolto nel Teatro Cinema Giardino, che è stato aperto per noi da Don Marco Ferrini, nel cuore del Borgo di Brisighella. Uno spettacolo da ascoltare, da vedere e da vivere.
Ringraziamo per la disponibilità e l’averci permesso di cogliere a pieno l’essenza della Tappa di Ravenna all’Agenzia di marketing e comunicazione HappyMinds, alla Cooperativa Il Papavero e La Casa dei Racconti.
Blog IT.A.CÀ
Sara Stellacci
Comunicazione IT.A.CÀ Festival
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