Un agriturismo famigliare nel cuore dell’Ogliastra | Intervista ad Angela Melis

Care amiche e amici di IT.A.CÀ, oggi inizia la nostra Tappa IT.A.CÀ Ogliastra (13 – 22 settembre 2024) in Sardegna e per l’occasione abbiamo intervistato per voi Angela Melis, che nell’agriturismo di famiglia Agriturismo Nuraghe Murtarba a Villagrande Strisaili in provincia di Nuoro, ospiterà uno degli appuntamenti della tappa.

Foto di Sonia Bregoli | Il paesaggio lungo la strada per arrivare all’Agriturismo

Oltre ad aver scoperto questa realtà in Ogliastra, siamo stati motivati a cercare Angela per via della sua tesi di laurea, che si concentra sul turismo responsabile e sul progetto nazionale IT.A.CÀ. Volevamo porle alcune domande per approfondire il suo punto di vista sull’argomento e dare risalto a una tesi innovativa.

Angela Melis

Ciao Angela, piacere di conoscerti. Quest’anno durante la Tappa Ogliastra ci sarà un appuntamento nell’ “Agriturismo Nuraghe Murtarba” della tua famiglia. Ci parleresti della vostra realtà e di quali attività portate avanti?

Ciao Sara piacere mio e grazie per il vostro interesse. La nostra realtà nasce dall’idea di mia madre che ai primi anni “90 ha iniziato a lavorare su queste terre, in origine della famiglia di mio nonno. Lei ha voluto sviluppare l’attività agricola e di allevamento con l’idea di ricreare un ambiente in rispetto con la natura. Abbiamo iniziato circa nel 1996 ad ospitare i primi viaggiatori che arrivavano qui in cerca di un posto tranquillo e un po’ di convivialità; durante gli anni abbiamo avuto sempre più visite e abbiamo apportato miglioramenti alla nostra casa, creando uno spazio dove i viaggiatori potessero ristorarsi e soggiornare.

Momenti di attività all’interno dell’Agriturismo | Foto di Sonia Bregoli

Oggi è possibile prenotare fattorie didattiche per vivere l’esperienza di trasformazione degli alimenti che produciamo, di vedere in che modo vivono gli animali, di scoprire l’ambiente e la flora che ci circonda, di mangiare e dormire. 

Il tema del festival di quest’anno è “Radici in movimento – Dove mai andiamo? Sempre a casa ( cit Novalis)”, come lo svilupperete all’interno del vostro programma?

Il nostro programma all’interno del festival, si intitola “Piantiamo un albero per abbattere la CO2”, significa piantare alberi per ridurre la quantità di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera. Gli alberi assorbono la CO2 durante il processo di fotosintesi, trasformandola in ossigeno e zuccheri che utilizzano per crescere.

Questo aiuta a ridurre l’effetto serra e a combattere il cambiamento climatico. Inoltre, gli alberi offrono molti altri benefici, come ridurre l’erosione del suolo, e nel nostro caso, che scegliamo di impiantare alberi da frutto abbiamo anche la possibilità di trarne nutrimento.

Una cosa che ci ha colpito molto è stato l’aver scoperto che, oltre a proporre attività all’interno del vostro Agriturismo, hai incentrato la tua tesi di laurea sul progetto nazionale del Festival IT.A.CÀ. Ci parleresti brevemente della tua ricerca e di com’è nato il tuo interesse per queste tematiche?

La nostra azienda come sapete si incentra sul convivere con la natura, e da qui è partita l’idea. Durante questi anni ho viaggiato e lavorato in diverse nazioni, visto diversi tipi di turismo e indirizzato i miei studi sull’analisi di questo settore. Il parlare del turismo responsabile, che è quello che cerchiamo di portare avanti, è stata un’unione di pensiero con la nostra filosofia, ed ha trovato unione anche a quella di IT.A.CÀ.

 

Parlarne nella tesi è un passo che si aggiunge al mio percorso e apre un’altra piccola finestra sul mondo globalizzato, a questa realtà; sono pochi i progetti e le tesi che si incentrano su un turismo responsabile, e con quello che sta succedendo nel mondo dovremmo tutti cercare di avere un approccio diverso da quello del puro consumismo, sia a livello turistico che non. Fortunatamente ci son sempre più persone che si avvicinano a ricercare un’unione con la natura. 

Foto di Angela Melis

Hai progetti per il futuro che vanno nella direzione del turismo responsabile e sostenibile?

La mia idea, per cui ho proseguito gli studi in questa direzione, è stata quella di capire come poter sviluppare quello che abbiamo, cercando di crearmi un lavoro rispettando il mondo in cui sono nata (natura e tradizioni).

All’interno del festival IT.A.CÀ esploriamo nuove esperienze: qual è stato il viaggio che ti ha cambiato di più e in che modo ha influenzato la tua visione del mondo?

Sono stati un po’ tutti i viaggi, anche solo andare a Cagliari evidenzia una grossa differenza col nostro stile e approccio alla vita. Ma uno dei più impattanti sicuramente è stato vedere il mondo del lusso (ovvero la possessione materiale e convinzione di superiorità che ostenta un gruppo di individui), che ha ben poco a che fare col rispetto della natura e in molti casi anche delle persone. Da questi viaggi che ti mettono a confronto con altri mondi, riesci a percepire in modo diverso la realtà, e ci si rende conto che abbiamo più bisogno di gentilezza e rispetto. Grazie mille

Ringraziamo Angela Melis per aver portato questo tema a noi tanto caro all’interno del mondo universitario e ci vediamo durante la Tappa IT.A.CÀ Ogliastra (13 – 22 settembre 2024) per scoprire le bellezze di questo territorio e le sue tradizioni in maniera lenta e rispettosa delle comunità locali.

Blog IT.A.CÀ
Sara Stellacci
Comunicazione IT.A.CÀ Festival
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