Riscoprire borghi spopolati dell’Umbria | Intervista a Silvia Bartocci

Cari amici e amiche di IT.A.CÀ continuiamo il viaggio all’interno delle tappe di questa 16° edizione e dopo una terra circondata dal mare, la Sardegna, arriviamo in Umbria, la rigogliosa regione del centro Italia. Per darvi un piccolo assaggio della prossima tappa umbra IT.A.CÀ Valnerina e Valle Spoletana che si svolge dal 9 all’11 e dal 23 al 25 agosto abbiamo intervistato Silvia Bartocci della Proloco di Mucciafora.

Mucciafora è un piccolo borgo a 1000 m di altitudine, che come molti paesini dell’entroterra soffre il fenomeno dello spopolamento, ma allo stesso tempo cerca di contrastare questo fenomeno tramandando cultura.

Ciao Silvia, come e quando siete venuti a conoscenza di IT.A.CÀ Festival del Turismo Responsabile?

Abbiamo conosciuto il festival nella primavera del 2023 tramite i nostri amici di Terre di Pietra e d’Acqua, il Parco Culturale Ecclesiale dell’Archidiocesi Spoleto – Norcia coi quali collaboriamo per la cura e la rinascita del nostro territorio. Ci venne proposto di ospitare un’escursione, il progetto ci piacque molto e accettammo subito entusiasti, chi meglio di noi, figli della transumanza e di un paese spopolato, migranti e viaggiatori, avrebbe potuto accogliere una tappa di IT.A.CÀ?

Il tema di quell’anno era “Tutta un’altra storia – Le comunità raccontano i territori”, l’evento venne realizzato il 3 settembre 2023 e fu un successo.

Silvia con gli escursionisti della tappa ITACA 2023

Che attività avete in serbo per questa tappa umbra del festival di IT.A.CÀ?

Quest’anno accoglieremo il festival venerdì 23 agosto 2024, sarà un pomeriggio dedicato alla storia del paese e della nostra comunità, ci saranno ben 3 iniziative:

  • alle h 15.00 la visita guidata Le Pietre Raccontano: passeggeremo per le vie di Mucciafora, antico castello del XIII secolo, soffermandoci nei luoghi più iconici per conoscerne la storia e il carattere e le usanze della sua comunità;
  • alle h 16.30 ci sarà la Mostra Racconto RI-guarda noi, che permetterà a tutti di entrare in contatto diretto con i Mucciaforini che parteciperanno attivamente all’evento! Presso la sede della Pro Loco Mucciafora in Piazza dei Caduti i nostri paesani esporranno gli oggetti e le suppellettili più identificativi delle proprie radici spiegandone l’uso e l’importanza che hanno avuto per le loro famiglie, coinvolgendo il pubblico con aneddoti, racconti e dimostrazioni;
  • alle h 18.00 la degustazione Sapori di Mucciafora concluderà l’esperienza permettendo di gustare e scoprire i prodotti locali, il modo migliore per approfondire la conoscenza del paese e del suo territorio, da sempre dedito alla pastorizia e alla coltivazione di leguminose e cereali.
 Silvia durante una delle visite guidate della Pro Loco Mucciafora

Silvia durante una delle visite guidate della Pro Loco Mucciafora

Antiche usanze e tradizioni, cosa caratterizzava in passato questa terra e in particolare il piccolo borgo di Mucciafora?

L’Umbria, e in particolare la Valnerina, è sempre stata caratterizzata da uno spiccato misticismo e da una grande ricerca del Sacro. In questa terra hanno vissuto Santi, eremiti e presso gli insediamenti monastici sono nati paesi e agglomerati urbani, la storia dei suoi centri abitati e le loro tradizioni sono inevitabilmente pervase dalla religiosità.

Mucciafora, forse grazie all’isolamento che la caratterizza, abbarbicata sul crinale di una montagna a oltre 1000 metri, ha mantenuto vive tantissime delle sue tradizioni, tutte legate alla religione e alla vita contadina e pastorale che vi si conduceva. I riti che vi si celebrano scandiscono lo scorrere del tempo, la cura dei campi e del bestiame, celebrano l’avvicendarsi delle stagioni attraverso la partecipazione dell’intera comunità che lavora coesa per garantire la sopravvivenza di tutti, sempre all’insegna di un forte sentimento religioso, ma alcune di queste usanze affondano addirittura le loro origini nelle pratiche pagane a cui era dedita la popolazione prima dell’avvento del Cristianesimo, a cui quest’ultimo si è sovrapposto senza riuscire a cancellare del tutto.

Il borgo di Mucciafora

L’usanza più caratteristica che esprime questo concetto è il Focone con le ‘Ntusse, la notte di Natale fino a non molto tempo fa si accendeva un grande fuoco benedetto dal parroco in mezzo la piazza, dalle cui braci si accendevano le ‘ntusse, delle fiaccole preparate con legna di ginepro, con un tizzone interno che riesce ad ardere solo se roteate velocemente. La tradizione voleva che tutto il paese si radunasse intorno al Focone e che gli uomini si sfidassero in una gara per determinare chi riusciva a tenere la ‘ntussa accesa più a lungo.

Quello che può sembrare il festeggiamento della notte di Natale e dell’avvento di Gesù Bambino è in realtà la celebrazione del solstizio d’inverno e del dio Sole che vince sulle tenebre, un astro infuocato acceso nel cuore della notte coi raggi sfavillanti delle ‘ntusse che vi ruotano intorno!

Il tema nazionale di questa 16° edizione del festival è Radici in movimentoDove mai andiamo? Sempre a casa ( cit Novalis)”. In che modo si svilupperà all’interno della vostra attività e come racconterete il motivo di riflessione collettiva?

Mucciafora è un paese di viaggiatori, tutte le nostre famiglie hanno praticato la pastorizia, e nel cercare di migliorare la propria condizione economica spesso hanno lasciato il loro paese per stabilirsi nelle località che avevano conosciuto con la transumanza.

Nel trapiantarsi altrove hanno sviluppato nuove radici senza mai però perdere il contatto con le vecchie e rinunciare al nutrimento che ne derivava, come avviene quando una pianta si riproduce per propaggine. Abbiamo trovato una nuova casa ma desideriamo mantenere vive usanze e tradizioni, e mantenere coesa una comunità che pur se dispersa riesce ancora a ritrovarsi e a sostenersi grazie alla frequentazione del paese.

Raccontare la storia del paese, mostrarne gli angoli più caratteristici, esporre gli oggetti che più hanno rappresentato la nostra storia, e infine riscoprire i sapori del nostro territorio ci aiuterà non solo a far conoscere Mucciafora e la sua gente, ma sarà un momento di confronto e di avvicinamento con tutti i presenti, avventori e nuove generazioni di Mucciafora.

Trekking alla scoperta del Coscerno

In particolare la Mostra Racconto “RI-guarda noi” aiuterà a muovere una triplice riflessione: “riguarda noi perché racconterà il nostro stile di vita e le vicissitudini che hanno interessato le nostre famiglie fondendo la materialità degli oggetti con i sentimenti e i ricordi che vi sono legati; è un invito a guardare una seconda volta la nostra comunità in modo più approfondito, per arrivare a comprendere ciò che siamo e cosa è successo a Mucciafora, un paese purtroppo fortemente spopolato, è rivolto soprattutto ai giovani Mucciaforini e a coloro che già hanno avuto modo di conoscere il nostro paese; riguarda tutti noi, anche coloro che verranno in visita per la prima volta a Mucciafora: chissà che tra gli oggetti o le storie ad essi legati anche un forestiero non possa riconoscere qualcosa che appartenga anche alla propria tradizione familiare, chissà che non si scopra di avere qualcosa in comune!”

Realizzeremo che cittadini nati e vissuti in luoghi e tempi diversi possono avere le stesse origini, possono aver vissuto esperienze simili, e pur essendo nati da piante diverse, possono sentire di avere le stesse radici! E chissà che in questo nostro paese ormai quasi vuoto, non possano attecchire le radici in movimento di qualche nuova pianta, alla ricerca di quella che anche noi consideriamo casa!

Con la Proloco di Mucciafora che progetti avete in serbo per il futuro per salvaguardare le tradizioni di questa terra e creare una connessione tra esse e le nuove generazioni?

Uno degli obiettivi della Pro Loco Mucciafora è proprio quello di coinvolgere i ragazzi e stimolare le giovani famiglie a frequentare il paese, rispolverando le vecchie tradizioni ma anche cerando nuovi contenuti che li coinvolgano. Ecco ad esempio che per la Festa della Venuta che cade il 9 Dicembre a Mucciafora accanto a uno zampognaro e al tradizionale falò di ginestre ha trovato posto anche Babbo Natale con la sua casa, mentre per il Festival di Ognissanti insieme a trekking e visite guidate si organizzano cene in maschera stile Halloween e si gira casa per casa coi bambini a fare “dolcetto o scherzetto”.

Lavoriamo anche per far conoscere la montagna e le sue bellezze organizzando escursioni di qualità con professionisti abilitati, e stiamo puntando sullo sviluppo di un turismo culturale che racconti attraverso le arti e la letteratura il nostro territorio e le sue peculiarità.

I Membri della Pro Loco Mucciafora al termine di un evento culturale coi loro ospiti

Ogni evento che realizziamo ha lo scopo di creare interesse per Mucciafora, per permettere la nascita di un turismo che dia nuova linfa vitale all’economia del paese e produca lavoro, nel frattempo ci impegniamo per rafforzare la comunità e regalare un ricordo a ragazzi e bambini insegnando loro la storia e le usanze del paese come se fossero favole, il nostro sogno è che i giovani si innamorino di questo territorio antico e selvaggio e decidano di tornare ad abitarlo.

Ringraziamo Silvia Bartocci per averci permesso di scoprire questo luogo ricco di storia e cultura che cerca di resistere allo spopolamento: come sempre vi invitiamo a seguirci per le prossime news e a iscrivervi alla nostra newsletter! Buon viaggio…

Blog IT.A.CÀ
Sara Stellacci
Linkedin | Facebook | Instagram | 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


YODA APS
Via della Salita 31, 40138 – Bologna (BO)
info@gruppoyoda.orgwww.gruppoyoda.org
C.F. 91161380372 – P. IVA 03267091209

Privacy Policy

Cookie Policy

Prodotto originale frutto delle menti felici e creative di Happy Minds Agency