Terre di Pietra e d’Acqua: Custodi di Futuro | Intervista a Anna Rita Cosso

Carissimi amici esploratori e amiche esploratrici, è in corso la 15a edizione di IT.A.CÀ – festival del turismo responsabile che quest’anno vede come tema nazionale la centralità delle comunità locali come narratori dei territori.

Oggi ci spostiamo in Umbria, a Roccaporena di Cascia, che dal 30 agosto al 3 settembre 2023 si animerà con eventi ed incontri attraverso i quali scoprire e guardare questo territorio perugino sotto quattro sguardi narrativi differenti.

Abbiamo il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Anna Rita Cosso, Presidente del Comitato Promotore del Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Pietra e d’Acqua” che insieme all’Archidiocesi Spoleto – Norcia coordina la tappa Roccaporena di Cascia (PG).

Anna Rita Cosso

Ciao Anna Rita. Parlaci del Parco Culturale Ecclesiale “Terre di pietra e d’acqua”. Di cosa si tratta?

Le Terre di Pietra e d’Acqua sono il Parco Culturale Ecclesiale (P.C.E.) dell’Archidiocesi di Spoleto – Norcia. Parliamo di un progetto incentrato sui temi del turismo lento e della Laudato Si’, che ha il fine di far germogliare nuovi modi di vivere e raccontare l’identità territoriale sia religiosa che culturale, mettendo al centro la persona che arriva e la comunità che la accoglie. Di pietra e d’acqua perché la solidità dei monumenti e della millenaria storia della comunità ecclesiale si capiscono appieno solo nel dinamismo evolutivo della comunità e nella sua capacità di adattamento alla realtà che cambia.

Che tipo di attività offrite ai visitatori?

La sperimentazione del nostro P.C.E. ha preso il via nel 2022 e fonda le sue attività e proposte turistiche intorno a tre aree tematiche: la vita bella (come proposta di uno stile di vita, che queste terre offrono, ricco e pieno per il corpo, la mente e lo spirito); femminile sapienza, con intinerari incentrati sulla spiritualità femminile da Chiara da Montefalco a Rita da Cascia a sorella Maria di Campello; cammino e/è cambiamento, per orientarsi verso stili di vita sostenibili, lenti, spirituali nel segno della Laudato Si’ di papa Francesco.

Verso Monteluco sulla via degli Eremi – Spoleto

In che modo vi vede coinvolti la tappa Roccaporena di Cascia (PG) che si terrà dal 30 agosto al 3 settembre 2023?

Come partner del Comune di Cascia abbiamo partecipato nel 2022 al Bando Borghi (finanziato dal PNRR), con una proposta organica nella quale il P.C.E. diventava una risorsa per il territorio di Cascia e viceversa. Quando è partita la notizia della nuova edizione IT.A.CÀ, il festival del turismo responsabile, abbiamo colto l’opportunità di tenere a Cascia e a Roccaporena una tappa 2023 per evidenziare l‘importanza di questa rete di comunità interconnesse che stanno costruendo nel nostro paese un modo diverso di fare turismo e accoglienza, nel segno di un attivismo civico che a tutti noi del P.C.E. sta molto a cuore e a me in modo particolare per la mia storia associativa (Presidente nazionale di Cittadinanzattiva APS, ndr).

Come può il turismo religioso contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio e delle comunità locali?

Il Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Pietra e d’Acqua” è la nuova proposta della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) in merito ad un turismo religioso non più di massa e “abrasivo” per i luoghi, ma attento a ricercare l’incontro con le storie delle persone, la bellezza materiale e immateriale e il ben-essere, con il fine di generare trasformazioni costruttive tra la comunità accogliente e i piccoli gruppi, le famiglie, le persone. Un turismo “conviviale”, appunto. Non a caso il cuore di Terre di Pietra e d’Acqua è proprio Roccaporena di Cascia, perché siamo partiti dalla necessità di andare oltre il tradizionale turismo religioso, quello degli autobus dei “pellegrinaggi organizzati” per intenderci, per approdare a nuove esperienze e a proposte più profonde e più rispettose della comunità di arrivo.

L’olivo millenario di Sant’Emiliano nella campagna di Trevi

Cosa ci dite del tema nazionale 2023: Tutta un’altra storia – Le comunità raccontano i territori?

Il tema di quest’anno è favoloso e calza a pennello con il progetto del P.C.E.: il protagonismo delle comunità è centrale nella visione del turismo conviviale; luoghi e tradizioni possono essere raccontate in primis da chi in questi luoghi vive e lavora e ha scelto di restare, da chi lotta contro lo spopolamento, da chi si sente custode del futuro di queste Terre di Pietra e d’Acqua.

Ringraziamo Anna Rita per averci raccontato dell’interessante Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Pietra e d’Acqua” inaugurato a inizio dello scorso settembre con una tre giorni itinerante in tutti i luoghi del Parco: da Spoleto a Trevi, da Montefalco a Norcia, passando per Cascia e Roccaporena (scopri l’evento).

Amici esploratori e amiche esploratrici, noi ci diamo appuntamento per la prossima avventura!

Nel frattempo…tanti freschi cammini!

Blog IT.A.CÀ
Aurora E. Ferrari
Collaboratrice comunicazione nazionale IT.A.CÀ
Responsabile comunicazione Tappa Spilamberto –Valle Panaro
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