Cari travelers, oggi vi parliamo di Inco.Scienza e del progetto Tricheco, due realtà di divulgazione scientifica particolarmente stimolanti e sfidanti del territorio modenese. Attraverso analisi, riflessioni e quiz affrontano temi caldamente dibattuti, tra cui quello della sostenibilità ambientale, uno degli otto punti del manifesto IT.A.CÀ.
Lo scorso marzo, presso il Planetario Civico di Modena, hanno aperto il ciclo di incontri “Scienza a Più Voci” con la conferenza intitolata “Futuro sostenibile? Un enigma per tutti!”. Qui con noi abbiamo Riccardo Pagliani, addetto alla comunicazione dell’Associazione Inco.Scienza, e Francesco Bonini, membro fondatore del progetto Tricheco.
Ciao Riccardo e ciao Francesco! Raccontateci meglio chi siete e di cosa vi occupate.
R: Inco.Scienza è un’associazione culturale nata 10 anni fa, che ha come obiettivo una divulgazione scientifica aperta a tutti. Vogliamo fare in modo che incontrare la scienza possa fare scoprire alle persone un mondo fatto di curiosità e divertimento e non solo di formule intricate e lezioni magistrali.
F: Tricheco è un progetto più giovane, nato nell’autunno 2022 dall’esigenza di diffondere conoscenze ed informazioni sulla crisi climatica in corso e sull’universo della sostenibilità, in modo il più possibile chiaro, positivo e propositivo. Il nostro motto è “la crisi climatica, morbida”. Ci stiamo impegnando per creare contenuti utili per risolvere dubbi e perplessità, senza prese di posizione troppo radicali e senza voler creare panico o catastrofismo, ma con la consapevolezza che il riscaldamento globale e la conseguente crisi climatica sono problemi attuali, urgenti e seri, per i quali è fondamentale attivarsi.
Inco.Scienza e Tricheco. Due termini particolari che subito fanno sorridere, ma un secondo dopo fanno riflettere. Rispecchiano, forse, il modo con cui volete affrontare le diverse tematiche?
R: Il nostro nome nasce da “Incontriamo la Scienza”, ma col tempo lo spirito letteralmente incosciente della nostra organizzazione ha preso forma, basti guardare i nomi dei nostri eventi. Su tutti ci teniamo a citare la conferenza del ciclo Ging Nobel, intitolata “Babbo Natalaser”. È tutto un dire. Per quanto si sia sempre affrontato tutto con il sorriso ed anche una sana autoironia per avvicinare il più possibile persone al progetto, dobbiamo ammettere che per noi la scienza va trattata con rispetto e serietà. Quindi, titoli a parte, i momenti divulgativi sono sempre di livello e condotti da personaggi autorevoli nella materia dell’evento.
F: L’approccio di Tricheco è sicuramente ironico e soft, ma allo stesso tempo basato su informazioni scientifiche e votato a stuzzicare la coscienza delle persone: possiamo dire che facciamo intrattenimento coscienzioso. Il nostro è a tutti gli effetti un tentativo di diffondere messaggi a volte scomodi o difficili da digerire, facendo leva sul fatto che se li affrontiamo insieme e con la giusta consapevolezza, è più facile accettarli.
Gli scorsi 19 e 20 aprile si è tenuto a Padova ECO, il primo festival della mobilità sostenibile in Italia. Cosa ci dite a riguardo? Quali sfide ci attendono nel panorama nazionale o perlomeno regionale?
R: La mobilità sostenibile è uno dei cardini del cambiamento che ci aspetta. Abbiamo affrontato il tema dell’elettrificazione delle automobili in uno degli incontri di Scienza a Più Voci di Marzo. Ci auguriamo che questo tipo di eventi si diffonda il più possibile perché il tema della mobilità è risolvibile solo con una adeguata pianificazione delle infrastrutture e delle aree urbane. Non può dipendere solo dalle scelte dei singoli. È importante conoscere i pro e contro delle varie possibilità con cui potremo rivoluzionare il settore dei trasporti, perché spesso le informazioni che rimbalzano sono fuorvianti. Una cosa è certa, la parola d’ordine è: ridurre il numero di automobili in circolazione!
F: Il settore dei trasporti incide per circa il 23% sulle emissioni di CO2 a livello globale ed in particolare il trasporto stradale rappresenta il settore più impattante (17%). In Unione Europea addirittura rappresenta il contributo maggiore in assoluto, anche di più rispetto ad industria, agricoltura e produzione di energia (Fonte AEA, Agenzia Europea dell’Ambiente). È evidente che questo sia un argomento su cui concentrarsi con urgenza, soprattutto per chi vive all’interno della pianura Padana perché qui, oltre al contributo di gas serra, l’utilizzo di combustibili fossili aumenta le emissioni di inquinanti (PM 2,5, PM10, Nox) in atmosfera rendendo l’aria che respiriamo davvero dannosa per la nostra salute. Il nostro contributo proverà a diffondere una conoscenza dei grandi vantaggi nella scelta di mezzi di trasporto più sostenibili: la bicicletta in primis, ma anche il treno e il trasporto pubblico. Infatti, la prima cosa che il concetto di mobilità ecologica evoca a tutti noi di Tricheco è la “vacanza ideale”, ovvero un bel giro in bicicletta, magari in discesa, e ritorno in treno! La Ciclovia del Sole, che collega Bologna a Mirandola, ne è un esempio.
Quali sono i prossimi appuntamenti in programma?
R: Dopo il ciclo di “Scienza a Più Voci” ci prendiamo sempre una pausa. Di certo, con il progetto satellite di Tricheco avremo modo di portare avanti tanti momenti nel prossimo futuro di divulgazione sostenibile e inclusiva. Per quanto riguarda eventi a marchio Inco.Scienza, invece, tutto è possibile. Con l’avvicinarsi dell’estate, ad esempio, stiamo valutando di riproporre momenti di eco-aperitivi in aziende agricole del modenese con cui collaboriamo da tempo. Per l’estate, invece, stiamo valutando la possibilità di creare una serie di “Scientrekking”, ovvero dei cammini divulgativi in montagna. E poi chissà? Potremmo fare una riedizione di “Scienzia-té”, il thé delle cinque in cui si parla di una grande scienziata del passato. Vi invitiamo a tenervi aggiornati consultando il nostro sito e seguendoci sui social: Facebook , Instagram, Youtube.
F: Giovedì 27 aprile apriremo a Formigine (MO) una serie di incontri che abbiamo chiamato L’eco del Tricheco, in cui proviamo ad affrontare alcune tematiche attuali ed interessanti in un modo per noi nuovo, partendo dalle domande del pubblico e sviluppando la serata come un grande dibattito. Il primo incontro si chiama “Acqua in bocca” e ci occuperemo di emergenza idrica legata alla siccità e di carne “sintetica”. Per le date successive, anche noi vi invitiamo a seguirci sui social Instagram e Facebook.
Ringraziamo Riccardo Pagliani e Francesco Bonini per averci fatto scoprire l’associazione Inco.Scienza e il nuovissimo progetto Tricheco, focalizzato sul tema serio e tanto dibattuto del cambiamento climatico.
Come sempre, buone avventure!
Blog IT.A.CÀ
Aurora E. Ferrari
Collaboratrice comunicazione nazionale IT.A.CÀ
Responsabile comunicazione Tappa Spilamberto –Valle Panaro
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