Birrificio del Catria | Intervista a Pietro Corrieri e Marco Frattini

Carissimi viaggiatori e carissime viaggiatrici, sta per tornare il festival IT.A.CÀ con la sua 15a edizione! La rete nazionale freme dalla voglia di condividere con voi tanti eventi con cui scoprire e vivere i territori italiani, da Nord a Sud, all’insegna del turismo responsabile, in armonia con l’ambiente e col benessere dei cittadini.

Tra le novità di questa nuova edizione 2023 siamo felici di annunciarvi che IT.A.CÀ ospiterà un’altra importante tappa nelle Marche, alle pendici del Monte Catria (1701 m s.l.m.), nell’appenino umbro-marchigiano. Ci troviamo a Cantiano (PU), ai confini con l’Umbria, lungo la via consolare Flaminia che giungeva a Roma.

Oggi siamo lieti di intervistare Pietro Corrieri (titolare e mastro birraio) e Marco Frattini (amministrazione e turismo) del Birrificio del Catria, coordinatori della nuova tappa IT.A.CÀ Monte Catria.

“Vinum est donazio dei, cervetia traditio umana”.
[Il vino è un dono degli dei, la birra una tradizione umana]

Birrificio Catria Staff

Staff del Birrificio del Catria. Da sinistra a destra: Marco Frattini, Lorenzo Sponticcia e Pietro Corrieri.

Ciao Pietro. Da coltivatore a mastro birraio. Cosa ti ha spinto ad aprire il Birrificio del Catria? 

Volevamo ritrovare le origini rurali della birra e della birrificazione, recuperando allo stesso tempo dei terreni abbandonati. Così è nato il Progetto Birrificio del Catria. Lavoriamo l’orzo distico e utilizziamo acqua purissima estratta dalle sorgenti del Monte Catria per creare una Birra Agricola, figlia di un territorio e di un popolo antico e caparbio.

Cosa significa produrre una Birra Agricola? 

Come Birrificio del Catria siamo Soci fin dalla nostra nascita del Consorzio Italiano di Produttori dell’Orzo (COBI) e coltiviamo il nostro orzo negli ettari di proprietà attorno al birrificio, creando una birra prodotta da un filiera agricola controllata e rintracciabile. Il concetto stesso di Birra Agricola è, quindi, legata alla produzione in proprio e all’idea di filiera a km 0. É un atto d’amore verso il proprio territorio e una dimostrazione di fiducia e passione nei confronti di Birre genuine, che conservano i sapori della vita in campagna e i profumi dell’orzo appena colto.

Catria

Pietro Corrieri e i tini della sala cotta

La filiera della birra è un orgoglio del Made in Italy e presenta grandi opportunità di crescita non solo per l’agricoltura italiana ma anche per il turismo. Come dare il proprio contributo allo sviluppo del turismo sostenibile e responsabile nel proprio territorio? Marco, parlaci del vostro Birrifugio.

Attraverso le nostre birre, i cui nomi provengono dall’antico Umbro in modo da evocare riti religiosi e le vicende favolose di popoli dimenticati e a noi lontani, vorremmo raccontare tutto il territorio che sta alle pendici del Monte Catria. Il nostro obiettivo, infatti, è proprio quello di far capire che la birra è un prodotto che deriva da una filiera agricola che può benissimo essere legata ad un luogo ed essere rappresentativa di un determinato territorio. Tuttavia, come diciamo sempre, noi non facciamo solo birra!

birre Catria

Le birre del Birrificio del Catria

Siamo un’azienda agricola che ha deciso di propria volontà di insediarsi in un territorio specifico, prendendone addirittura il nome. Ci risulta quindi naturale essere parte attiva di queste aree interne e considerare il turismo come una risorsa tanto preziosa quanto fragile, che va preservata responsabilmente, nel rispetto dell’ambiente, del patrimonio culturale e della comunità residente.

Ci piace l’idea che chiunque passi per il birrificio si possa sentire coccolato in un ambiente familiare e rilassante, come in un Rifugio di Montagna. Negli ultimi anni, soprattutto in risposta alla crisi dovuta alla pandemia, abbiamo stretto tantissime collaborazioni con guide escursionistiche (trekking, bike, equitazione) che condividevano il nostro sogno e questo ha portato degli ottimi risultati. Quasi ogni week-end organizziamo e pubblicizziamo attività legate alla montagna, creando un calendario di eventi annuale con i nostri partner e le Amministrazioni Locali.

Catria

Il Birrificio del Catria coronato dai rilievi del Catria, del Nerone, del Petrano e dell’Acuto.

Fare cooperazione è un elemento fondamentale per la buona riuscita di un turismo che rispetti l’ambiente e al tempo stesso garantisca il benessere delle comunità locali. Quali riflessioni avete a riguardo?

Noi crediamo fortemente nella sinergia e cooperazione come strumento di sviluppo e valorizzazione del proprio territorio. Ci operiamo attivamente come collettori del turismo responsabile legato alla montagna e alla birra e siamo orgogliosi e fieri che il nostro impegno è stato riconosciuto due anni fa, con la vincita dell’Oscar Green Coldiretti Regione Marche nella categoria “Fare rete”. Siamo determinati e non ci ha fermato nemmeno l’alluvione che lo scorso anno colpì Cantiano, anzi. Da quel momento ci siamo rafforzati. Abbiamo iniziato a organizzare gli “Stati generali del Monte Catriariunendo Pubblica Amministrazione (Comune, Unione Montana e Regione Marche) e operatori turistici locali allo scopo di mantenere viva l’attenzione su queste zone fortemente colpite e in difficoltà.

report Catria

Clicca per consultare

Perché adottare il festival IT.A.CÀ sul Monte Catria? 

L’alluvione dello scorso settembre è stata decisiva. Abbiamo sentito la necessità di “alzare la voce” definendo in maniera chiara quale fosse per noi la giusta direzione da prendere per lo sviluppo del turismo sul Monte Catria. 

La nostra volontà, grazie a IT.A.CÀ, è quella di fare la nostra piccola parte per il rilancio di queste aree critiche, puntando sul legame di questi luoghi con il Cavallo del Catria, variante equina ufficialmente riconosciuta a livello nazionale. Si tratta di un animale rustico, che vive bene allo stato brado, un abitante dei pascoli d’alta quota e un compagno costante per chi cammina tra i sentieri del Monte Catria. Ah… e poi ovviamente c’è la birra!

birra spillata Catria

Birra appena spillata

E che birra! La passione, lo studio e l’impegno di Pietro e il suo staff nella produzione delle loro Birre Agricole sono stati premiati da riconoscimenti su diverse guide enogastronomiche di punta come, ad esempio, la Guida ai sapori e ai piaceri della Regione Marche” di Repubblica, la Guida alle Birre d’Italia” di Slow Food e la rivista Giallo Zafferano Magazine, ottenendo anche il Certificato d’Eccellenza TripAdvisor.

Che dire? Che sia per una fresca e dissetante birretta di fine escursione o per un’allegra e conviviale tavolata, è tempo di far tappa al Birrificio del Catria, dove tra genuinità e buon cibo ci si sentirà sempre a casa. 

Anche a voi è venuta una certa sete?
Come sempre, buon viaggio e alla prossima avventura!

Blog IT.A.CÀ
Aurora E. Ferrari
Collaboratrice comunicazione nazionale IT.A.CÀ
Responsabile comunicazione Tappa Spilamberto –Valle Panaro
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