Dieci appuntamenti distribuiti tra inizio settembre e inizio ottobre hanno caratterizzato la tappa trentina del festival IT.A.CÀ.
Il tema dell’Edizione 2022 “HABITAT: abitare il futuro” è stato affrontato portando la cittadinanza a conoscere alcuni ambienti di particolare valore ambientale, a scoprire le specie animali e vegetali che li popolano e a immergersi con i sensi nella natura.
E alcuni dei sensi che forse meno siamo abituati ad utilizzare sono stati invece messi al centro di quattro uscite in aree “Natura 2000”, estremamente apprezzate, dove la notte è stata protagonista: all’interno della riserva naturale “Inghiae” di Levico Terme ci siamo così immersi nel fantastico mondo dei chirotteri, scoprendo le virtù e le capacità di questi mammiferi troppo spesso denigrati, mentre la passeggiata nella riserva naturale “Fontanazzo” di Grigno nel buio più assoluto, alla sola luce delle stelle e in completo silenzio, ci ha fatto conoscere e apprezzare i rumori notturni della natura e la bellezza di una volta celeste spettacolare che l’inquinamento luminoso ormai ci nasconde quasi sempre.
L’alzataccia in piena notte per arrivare a gustarci l’alba alla riserva della torbiera “Lac del Vedes” in val di Cembra è valsa la pena, sia per lo straordinario spettacolo ambientale che per il dolce accompagnamento musicale e gli spunti meditativi che ci sono stati proposti. E di notte ci ha accolto anche il Parco Nazionale dello Stelvio per farci conoscere la vita dei cervi e per farci sentire il bramito di questo re delle foreste.
Entusiasmo negli occhi e nello spirito della dozzina di giovani avventurosi che si sono cimentati nella due giorni di traversata del “Tibet del Trentino”, la selvaggia montagna del Lagorai (altra area “Natura 2000” dove si sono imbattuti, oltre che in un ambiente incontaminato, anche nelle memorie della Grande Guerra che qui ha visto fronteggiarsi soldati italiani e austriaci.
Sempre nel cuore del Lagorai abbiamo festeggiato assieme a WWF Trentino la festa dell’Oasi di Valtrigona, l’unica oasi alpina del WWF che alle alte quote della val Calamento è tra l’altro diventata recentemente “Area di interesse erpetologico” per l’interessante presenza di rettili e anfibi.
Riservata in maniera specifica a un’altra categoria di animali è stata l’uscita che ha chiuso il festival: quella al passo Brocon, alla stazione scientifica di inanellamento degli uccelli migratori, dove gli esperti del MUSE ci hanno introdotto all’emozionante attività di censimento dei volatili di passo, vedendo da vicino e toccando con mano pettirossi, fringuelli e lucherini, particolarmente numerosi quest’anno.
Le altre due serate, molto partecipate, hanno avuto per sede i suggestivi locali di Castel Pergine dove prima abbiamo conosciuto la vita umana, vegetale e animale ospitata – oggi e nel passato – nelle dalle mura del maniero, per trattare nel secondo appuntamento l’archeobotanica, con le coltivazioni che da sempre hanno plasmato il paesaggio umano, scoprendo quali sono le sementi che da sempre accompagnano la nostra vita.
La competenza e l’empatia di tutti gli esperti che ci hanno accompagnato con passione negli appuntamenti hanno fatto sì che anche in questo 2022 la tappa trentina di IT.A.CÀ sia stata un successo, apprezzata dai partecipanti che volutamente abbiamo deciso di mantenere su numeri compatibili con una fruizione sostenibile di ambienti delicati come sono le aree naturali.
REALTÀ COINVOLTE
La tappa trentina è stata organizzata da Rete Riserve fiume Brenta/Comunità Valsugana e Tesino, con la collaborazione Associazione Tasso Barbasso e WWF Trentino.
Partner di questa edizione sono stati APT Valsugana-Lagorai, Oasi WWF Valterigona, Fondazione CastelPergine, Rete Riserve Cembra-Avisio, Arte Sella, MUSE-Museo delle Scienze, Parco Nazionale dello Stelvio.
Blog IT.A.C.À
Giancarlo Orsingher
Tappa IT.A.CÀ Trentino
Giancarlo Orsingher
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