Roccaporena di Cascia – Umbria | 30 maggio – 5 giugno 2022
La prima tappa del Festival IT.A.CÀ 2022 “Habitat–Abitare il futuro” che ha coinvolto Roccaporena di Cascia, si è inserita all’interno di un evento molto importante per il progetto Rockability, un percorso di rigenerazione sociale e locale e di sviluppo sostenibile basato sul territorio casciano, di cui insieme ad altri AITR è stato promotore.
All’interno di questo progetto un particolare peso hanno avuto le iniziative legate alle possibilità del turismo lento e responsabile, proposte, proprio grazie all’impulso fornito dalla presenza dell’Associazione Italiana di Turismo Responsabile (A.I.T.R.), come volano di sviluppo per il territorio, i suoi abitanti, le sue aziende.
Possibilità che non sono solo economiche, ma anche e soprattutto sociali e culturali. Intersecazioni rese molto evidenti dal modello rigenerativo applicato proprio dal progetto Rockability nel quale, oltre al turismo lento e responsabile, hanno trovato slancio a Roccaporena tante progettualità diverse, tra cui il sistema di accoglienza rivolto ai neomaggiorenni in uscita dai sistemi di tutela (Care Leavers), la Falegnameria sociale, un piano integrato di sostenibilità denominato “Roccaporena Borgo Circolare”. Ambiti apparentemente differenti e distanti ma in realtà dialoganti che hanno trovato, nel dispositivo e nella formula del Co-Housing, l’elemento di perno intorno cui svilupparsi, crescere, compartecipare, arricchirsi di reciproci stimoli e opportunità.
All’interno di questa logica, lo scorso maggio abbiamo vissuto nel paese natale di Santa Rita, a pochi chilometri da Cascia, il momento conclusivo del progetto “Addentrarsi nei boschi”.
Addentrarsi nei boschi
Un percorso rigenerativo incentrato sulla riscoperta del sentiero ad anello che collega Roccaporena al suo altopiano (anticamente usato per raggiungere i pascoli in altura ma poi progressivamente caduto in disuso e sostanzialmente dimenticato), sulla sua importanza per la definizione identitaria del luogo e delle persone, su cui e intorno cui sono stati coinvolti gli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo “Beato Simone Fidati” di Cascia, gli ospiti della Casa per disabili “Oami” di Baiano di Spoleto, alcuni minorenni di diverse comunità socioeducative dell’Umbria.
Insieme allo staff di educatori e animatori di Rockability e al collettivo di auto-costruttori di Frange Mobili, a seguito di diverse attività svoltesi durante il corso delle settimane precedenti, tutte queste persone hanno potuto, a vario titolo e attraverso diverse modalità, riscoprire il senso del bosco come luogo identitario, della narrazione come elemento di trasmissione di saperi e conoscenze, del sentiero come snodo di incontri e arricchimenti sia individuali che collettivi, della co-progettazione come momento di condivisione per la nascita di nuovo bene comune.
Co-Housing finale
La prima tappa del Festival IT.A.CÀ è coincisa quindi con il Co-Housing finale di “Addentrarsi nei boschi”, il momento in cui tutti si sono ritrovati per una settimana a Roccaporena, dopo aver scelto il sentiero da rigenerare, averlo percorso, aver svolto laboratori di narrazione e scrittura creativa, per co-costruire le installazioni utili alla rigenerazione del sentiero stesso.
Tra questi interventi sono stati predisposti diversi manufatti realizzati in autocostruzione come i cartelli stradali o la piccola “stanza” di osservazione, e il dipinto murale realizzato sul muro di contenimento presente all’imbocco del sentiero che ingloba in nuove forme e colori tutti i simboli identitari del territorio.
Elemento di congiunzione di tutti gli interventi rigenerativi la foglia di roverella, tipica di questi boschi, che è stata impressa sui cartelli, sulla stanza di osservazione, lungo il percorso asfaltato da fare per arrivare al sentiero vero e proprio.
Il momento certamente più significativo del Co-Housing di Roccaporena è stato senza dubbio quello dedicato alla scelta del nome da dare al percorso. Dai ragazzi, dagli animatori, da tutti i partecipanti, sono arrivati tanti stimoli e suggerimenti, che hanno unito in esiti diversi le tante emozioni che tutti hanno vissuto durante questa esperienza. Significati che poi hanno trovato il loro compimento nella scelta finale, ricaduta su “Il Sentiero ritrovato”. Un nome che ci narra di un luogo che è stato di lavoro nel passato, di confronto nel presente e che sarà, d’ora in avanti, generativo delle nuove possibilità di abitare futuro!
Blog IT.A.C.À
Daniele Ciri
Tappa Roccaporena di Cascia-Umbria
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