Si è svolto il giorno 11 novembre il side-event “Intergenerational of Continent on Climated- Induced Migration in the Framework of the Adaptation” presso la Cop27 in Egitto, in cui le 4 Young Ambassadors coinvolte dal capofila WeWorld nell’ambito del progetto Climate of Change, hanno presentato la petizione e le oltre 115 mila firme raccolte con la collaborazione dei 16 partner di progetto, tra ONG, Università e realtà della società civile.
Anche quest’anno, giunto alla sua 27esima edizione, la Cop, appuntamento annuale promosso da UNFCCC (la Conferenza dell’ONU sui cambiamenti climatici) e svoltosi nei giorni tra il 7 ed il 18 novembre, era suddivisa in 2 consessi che contemporaneamente affrontavano il tema della crisi climatica.
Da un lato quindi avvenivano negoziati tra decisori politici guidati dalla Presidenza di turno dell’UNFCC e contemporaneamente si animava la cosiddetta Green Zone, in cui referenti della società civile, aziende, giovani attivist* ed università propongono azioni e soluzioni pratiche per affrontare la crisi climatica.
E’ in questo scenario che le giovani attiviste hanno potuto assistere e partecipare ad un dialogo tra giovani attivisti europee, africani e latino-americani con decisori politici sui cambiamenti climatici e le migrazioni indotte dalla crisi climatica. E’ stato quindi possibile riflettere sulle disparità che gli effetti della crisi climatica agiscono su popoli e territori già vessati da ingiustizie globali e da disparità sociali ed economiche che ancora vengono agite anche dai paesi del Nord del mondo.
Qui la registrazione dell’evento:
E’ nell’ambito della riflessione sul coinvolgimento che le giovani generazioni hanno e possono avere nelle politiche relative al tema della crisi climatica e delle migrazioni, che le Young Ambassadors hanno presentato la petizione promossa in Climate of Change e i risultati raggiunti, chiedendo ai decisori politici mondiali di impegnarsi a:
- mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C raggiungendo la neutralità climatica dell’UE entro il 2040;
- sviluppare politiche di transizione verso un’economia del benessere basata sulla giustizia sociale;
- proteggere i migranti climatici che saranno obbligati a muoversi dai propri territori d’origine;
- garantire e ampliare la partecipazione giovanile nella discussione pubblica sui cambiamenti e la crisi climatica.
Siamo orgogliosi, come realtà della rete nazionale del Festival IT.A.CÀ, di aver contribuito a questa iniziativa e di aver permesso alla nostra rete di viaggiatori e viaggiatrici di aver potuto a sua volta dimostrare sensibilità e partecipazione per una questione che ci riguarda e su cui ognuno/a, nel suo piccolo, può agire pratiche di trasformazione quotidiana.
Un ringraziamento particolare va ai nostri partner che coordinano alcune tappe del festival: Happy Minds srl (tappa Ravenna), Associazione Napoli InVita (tappa Campania Felix), Sant’Andrea degli Armeni Domus Armenorum Taranto (tappa Taranto e Terra delle Gravine), Camera a Sud (tappa Salento), C.A.S.A Cosa Accade Se Abitiamo (tappa Parco Nazionale Monti Sibillini) YODA aps e NEXUS Emilia Romagna (Tappa Bologna) che si sono impegnate con noi nella raccolta di firme anche attraverso banchetti sul territorio all’interno degli eventi organizzati nelle varie tappe del festival dal Nord al Sud Italia.
Continueremo ad ampliare la collaborazione su queste tematiche e a tenervi aggiornate perché la nostra rete sia un punto di condivisione e cooperazione capace di agire pratiche di trasformazione quotidiana verso una società più responsabile, giusta e bella per tutte e tutti 🙂
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