IT.A.CÀ Napoli 2020 si racconta | Appunti di viaggio

La terza edizione di IT.A.CÀ Napoli ha affrontato il tema della Biodiversità in ambito urbano, o comunque fortemente antropizzato, relazionandosi sia con il contesto storico pluristratificato, sia con ambiti naturalistici strettamente legati alle preesistenze storico-archeologiche.

Il concetto di biodiversità è stato pertanto ampliato all’ambito del pluralismo linguistico e culturale, comprendendo i temi dell’inclusione sociale, dei nuovi processi di produzione e dello sviluppo sostenibile.

La rete di partecipanti, quest’anno, è stata più ristretta ma molto motivata e produttiva, grazie anche alla complementarità delle figure coinvolte. L’edizione si è svolta tra il 12 e il 25 ottobre, in particolare nei tre fine settimana, intercettando anche eventi infrasettimanali o iniziative di più lunga durata.

Lo svolgimento del programma, inizialmente più ricco in quanto nato nel clima ottimistico di fine agosto-settembre, è stato fortemente condizionato dall’aggravarsi dell’emergenza sanitaria, per cui abbiamo dovuto rinunciare ad una serie di iniziative. Resta comunque interessante il percorso che ha portato il gruppo di lavoro dalla iniziale fase di proposte alla messa a punto di un programma articolato e coerente, con una veste grafica elaborata ed in linea con le direttive nazionali.

Il tema di fondo del turismo responsabile e quello specifico della biodiversità sono stati declinati in differenti tipologie di attività: visite guidate, mostra/performance di arte contemporanea, convegno su piattaforma online, concorso fotografico, intervista a tema e varie discussioni tra i componenti del gruppo di coordinamento. 

In totale, viste le restrizioni e talvolta le avverse condizioni meteo, c’è stata una discreta partecipazione, anche con il coinvolgimento delle comunità locali, come è il caso della mostra/performance nel sito Acquedotto Augusteo a cura dell’associazione VerginiSanità – Articolo Artribune 

Resta il rammarico per il mancato coinvolgimento delle amministrazioni locali, tema sul quale bisognerà lavorare in futuro al fine di sensibilizzare maggiormente le figure responsabili dei settori culturali e sociali.

Ringraziamo tutti i partecipanti della rete di Napoli e tutti coloro che hanno reso possibile lo svolgersi di questa edizione nonostante le numerose difficoltà. Restiamo convinti che il successo di una manifestazione sia legato, più che ai “numeri”,  all’elaborazione dei contenuti e alle aperture sul futuro.

Si rivediamo nel 2021, intanto buon viaggio e che sia responsabile 🙂

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