Cari amici viaggiatori e amiche viaggiatrici in questi giorni di stop imposto dalla pandemia, ma necessario, il tempo per riflettere stando a casa è davvero infinito, ma per noi del festival IT.A.CÀ, queste giornate sono l’occasione per impegnarsi ancora di più per portare avanti la co-progettazione locale e nazionale! Stiamo infatti continuando a lavorare attivamente per costruire un Festival, che mai come quest’anno celebrerà la nostra voglia di condivisione e di azzerare le distanze umane!
La pandemia alla quale stiamo assistendo impone uno stop all’ego e alla massificazione dei profitti. Il coronavirus ha costretto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a limitare drasticamente la libertà di movimento e la socialità di tutti, stravolgendo le abitudini quotidiane, riducendo al minimo gli spostamenti e i contatti sociali. Nessuno di noi ha mai vissuto niente del genere. Eppure, è necessario.
Eppure, il pianeta Terra sta “respirando” grazie a questo stop forzato. In Cina, ma anche nella Pianura Padana sono calati drasticamente i livelli di CO2 dispersi. L’aria è più pulita, la fauna locale si avvicina ai centri delle città (delfini nel porto di Cagliari, i cinghiali in piazza a Sassari). La vita sulla Terra è il risultato dell’armonia dell’ambiente naturale che è composto da una profonda e variegata diversità biologica.
I nuovi report delle associazioni ambientaliste come il WWF hanno messo in luce quanto la scomparsa di interi ecosistemi e di biodiversità per mano dell’uomo produca come effetto indiretto proprio nuove zoonosi come questa di oggi. L’emergenza sanitaria causata dalla pandemia globale è una conseguenza diretta delle azioni dell’uomo, ed è bene che si prenda coscienza di questo. Secondo il dossier del Wwf Italia, è molto probabile che dietro la diffusione del virus Sars-Cov-2 si nasconda il commercio legale e illegale di animali selvatici vivi o di loro parti.
Il traffico illegale di animali selvatici causa ogni anno circa un miliardo di casi di malattia e milioni di morti. Il 75% delle malattie umane fino ad oggi conosciute, infatti, deriva da animali, così come il 60% delle malattie emergenti viene trasmesso da animali selvatici. L’uomo per i propri benefici ha frantumato l’equilibrio biologico ed ora è costretto a pagarne le conseguenze, che gravano su ciascun essere umano, su ciascuna famiglia.
Il contesto storico odierno scorge le pericolosità di un modo di produzione non più sostenibile, poiché invasivo e deturpante per l’ambiente, dove l’emergenza climatica non rientra nei programmi politici nonostante gli scioperi internazionali in cui si richiede di agire nel qui ed ora per ridurre le emissioni di CO2. Questi scioperi sono testimonianze forti ed inequivocabili di come, da un anno a questa parte, ci sia stato un risveglio di coscienze rispetto alla minaccia che i cambiamenti climatici rappresentano per le specie viventi. Gli sviluppi inadeguati e non sostenibili del turismo hanno danneggiato negli anni l’equilibrio di aree geografiche sia dal punto di vista ambientale che socio-antropologico, e noi di IT.A.CÀ stiamo cercando di produrre un cambio da ben 12 anni perché crediamo nella necessità di tutelare la biodiversità.
Nella varietà sta la più grande ricchezza, nella biodiversità la sopravvivenza della vita nel pianeta.
E il modo per prendersi cura della Terra e dell’umanità è quello di fermarsi, riflettere, capire quanto i comportamenti finora adottati siano erroneamente antropocentrici e insostenibili per il pianeta.
Torneremo a viaggiare stando a casa e lo faremo con una consapevolezza profonda che, si spera, nascerà nelle nostre coscienze grazie a questa reclusione e che produrrà un cambio nelle abitudini di ciascuno di noi.
Ad ogni modo, noi di IT.A.CÀ non demordiamo ed abbiamo pensato di suggerirvi cinque modi per abbattere la noia e continuare a viaggiare in casa (almeno con la fantasia):
- Piantate qualcosa! I semi del limone che si sta rinsecchendo nel frigorifero, ad esempio. Bastano del terriccio (poco), un fondo di caffè e un po’ d’acqua tutti i giorni! Prendersi cura di una pianta motiva ad alzarsi (più dei figli urlanti per casa), abbassa i livelli di CO2 nell’aria e, se la quarantena dovesse durare a lungo, vi darà anche del cibo a km zero! Meglio di così..!
- Viaggiate nelle calorie. Ma non quelle semplici tipo pacco di biscotti. Sbizzarritevi con ricette impegnative. E se non sapete cucinare come me, sfogate la frustrazione montando a mano gli albumi a neve. In vacanza avrete la pancia da tiramisù, ma due braccione da culturista!
- Non cedete ai video workout dei vari influencers su Instagram, che lo so che in palestra pagavate solo l’abbonamento, ma cercate di non trasformarvi in nuove figure mitologiche metà uomini e metà divani. Provate a toccarvi le punte dei piedi, non stressate il cane per insegnargli a portarvi il telecomando senza costringervi ad alzarvi con un sonoro OPPLÀ, seguite qualche video di yoga su Youtube. Facciamo in modo che la libertà post quarantena ci trovi muscolarmente (sufficientemente) preparati!
- Leggete! In tanti anni di Festival, abbiamo presentato molti libri che affrontano la tematica del turismo da svariate angolazioni: questo è il momento di recuperare, se non siete riusciti a leggerli tutti!
- Sfruttate le ore a disposizione per organizzare il vostro prossimo viaggio slow. Documentatevi sui cammini, sulle strutture ospitanti, disegnate itinerari, mappe, progettate! Avete il tempo per costruire un viaggio su misura per voi e la vostra famiglia e si sa, il viaggio inizia già mentre lo si progetta!
Torneremo più carichi di prima, ma sempre con una immensa voglia di scoprire il mondo in modo responsabile! Ma per ora state a casa, state al sicuro. Ci sarà il tempo opportuno per far tutto e sarà bellissimo. Noi ci stiamo preparando, e voi?
#iorestoacasa
Blog IT.A.CÀ
Simone Russu
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