Andare per prati, boschi e sentieri alla ricerca di erbe e frutti selvatici è una pratica antichissima, un piacere primitivo, che permette di risvegliare la nostra parte più profonda. Oggi questa pratica conosce una nuova stagione: “L’erba del vicino” è una guida pratica che Altreconomia ha pubblicato per permettere di riscoprire in sicurezza le erbe e i frutti spontanei, dal prato alla cucina.
Si contano infatti circa 700 piante commestibili spontanee in tutta Italia e fino al secondo dopoguerra in molte zone del Paese la raccolta di erbe e frutti spontanei rappresentava un contributo all’economia contadina e alla sopravvivenza.
La guida – agile e tascabile – conta 48 schede di piante e illustrazioni a colori. Piante, fiori e frutti, facili da trovare in molte zone d’Italia e ad altitudini differenti, semplici da riconoscere e da raccogliere: dall’alchemilla all’ortica, dall’aglio ursino al mirto. E poi tutti i consigli e le ricette per utilizzare le erbe e i frutti in cucina e le trasformazioni erboristiche per fare da sé cosmetici e altri prodotti.
È infatti tempo di riprendere contatto con la natura e riappropriarci di competenze che ancora molti dei nostri nonni possedevano in maniera del tutto naturale, per trasmissione orale o per semplice imitazione. Possiamo imparare a raccogliere – con rispetto e con lentezza – frutti ed erbe spontanee. Possiamo sperimentare – anche con un certo legittimo spaesamento – la loro trasformazione culinaria, erboristica o cosmetica.
La loro raccolta può avvenire in solitaria, quasi una forma di preghiera oppure come occasione di convivialità, in compagnia di amici, per poi condividere il frutto della raccolta di ciascuno: una cena a base di erbe (e di relazioni) spontanee risulterà ideale per cementare un gruppo.
Con le storie affascinanti dei moderni “raccoglitori”, le feste, gli eventi e i corsi dedicati al “selvatico” in Italia.
“L’erba del vicino. Manuale di raccolta e uso delle erbe selvatiche” di Elisa Nicoli, 128 pagine, 9 euro, Altreconomia edizioni.
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