IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori torna con 14 tappe nazionali da maggio a ottobre e a Bologna dal 25 maggio al 4 giugno, il decimo traguardo del primo e unico festival italiano sul turismo responsabile.
Ancora poche settimane prima del via ufficiale: Bologna – culla natale di IT.A.CÀ che nell’edizione 2017 ha raccolto migliaia di visitatori – si prepara ad accogliere la prima tappa del festival dal 25 maggio al 4 giugno.
Dopo la città felsinea, ben 13 territori in tutta Italia si passeranno il testimone in una staffetta emozionante all’insegna del viaggio, come opportunità di conoscenza e scoperta che parte da casa e arriva a casa (it a cà in dialetto bolognese significa sei a casa?): una qualsiasi casa, una qualunque Itaca da raggiungere. Un viaggio responsabile, dove non importa la meta, ma ciò che accade durante il percorso. Dai Monti Dauni al Parco Nazionale di quelli Sibillini, dal Gran Sasso al Salento, dalle città di Rimini, Reggio Emilia, Parma, Napoli, Ferrara, Pavia e Ravenna, ai territori del Trentino e del Monferrato, per parlare di valorizzazione paesaggistica, mobilità eco, accessibilità universale, rigenerazione urbana, promozione culturale, migrazioni, innovazione green e turismo slow.
Un decennale attesissimo con centinaia di appuntamenti sparsi su tutto il territorio italiano, per valorizzare i luoghi e risvegliare una maggiore consapevolezza sociale, ambientale ed economica, attraverso progetti inclusivi e sostenibili di tutela e sviluppo del nostro paese: mostre, progetti innovativi, incontri, convegni, eventi in piazza, concorsi, camminate fluviali, itinerari, trekking, laboratori, geo esplorazioni, degustazioni, presentazioni di libri e proiezioni di film.
“Il regalo più emozionante di questo decimo compleanno di IT.A.CÀ è stato il premio per l’eccellenza e l’innovazione nel turismo (UNWTO AWARDS), ricevuto dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite. Un riconoscimento e una responsabilità per riflettere su cosa siamo e per migliorare la pratica di quel che possiamo diventare. Partiti dal basso dieci anni fa, ci prepariamo a festeggiare un traguardo importante con la convinzione di poter trasformare l’incoming in becoming, di coniugare la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini, attraverso un ricco programma di eventi che dal centro urbano, invita a scoprire l’Appennino, immaginando una nuova geografia di Bologna”.
A parlare è Pierluigi Musarò, direttore di IT.A.CÀ e professore all’Università di Bologna, che da anni si batte su temi legati al turismo responsabile. Fra questi, la delocalizzazione strategica dei flussi turistici, main focus di questa edizione, al quale sarà dedicato tutto il secondo weekend del Festival (1-3 giugno), nei territori dell’Appennino Bolognese, snodo nevralgico e simbolo di unione e collegamento strategico fra i comuni limitrofi.
Non solo appuntamenti in città dunque, ma anche nei territori marginali e nelle aree interne, per proporre soluzioni di sviluppo strategiche e sostenibili: cultura, progettualità, riflessioni sulle eccellenze paesaggistiche, identità storiche da valorizzare e momenti di formazione per la creazione di imprese integrate, atte ad accogliere nuove professionalità e promuovere lo sviluppo del turismo responsabile e sostenibile in loco.
E per gli amanti del trekking e dei viaggi slow, anche quest’anno non mancheranno gli itinerari a piedi e a pedali, dentro e fuori porta. Percorsi liberi, inesplorati e appassionanti alla scoperta di un tramonto, di una città invisibile, di scorci segreti e passeggiate notturne in cerca di stelle. Free walking tour per cittadini e turisti, veri protagonisti della manifestazione. Persone comuni, con le quali IT.A.CÀ ha saputo nel tempo intrecciare reti di collaborazione, grazie alle quali oggi moltissimi enti, follower, ONG, strutture ricettive, consorzi e imprese sviluppano forme di co-progettazione attive e partecipate, insieme a istituzioni come il Mibact, l’Università di Bologna, la Destinazione Turistica Bologna metropolitana e l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese che anche quest’anno riconfermano il sodalizio con la manifestazione.
“La soddisfazione più grande che riceviamo dal nostro festival è la compartecipazione attiva ad una filosofia del viaggio sostenibile che è sempre più condivisa. Lo dicono le proposte di intervento che riceviamo da tutta Italia, l’attenzione dei moltissimi utenti che frequentano e interagiscono nella nostra piattaforma d’innovazione e soprattutto l’entusiasmo dei tanti partecipanti ai nostri contest” ci spiega Sonia Bregoli, co-direttrice del festival, che anche quest’anno (oltre a coordinare la comunicazione del festival) ha coordinato il contest accessibilità universale.
Il concorso era rivolto a viaggiatori, turisti, migranti, artisti, fotografi, studenti ai quali era stato chiesto di raccontare in immagini la propria visione del tema.
La palma è andata ad Eliana Albertini, premiata per aver inquadrato al meglio il tema dell’accessibilità, quale rappresentazione della possibilità di tutti di viaggiare, di prendere un mezzo, di utilizzare la bicicletta, di muoversi in libertà con i propri animali, di scegliere il silenzio della barca e magari perfino di raggiungere lo spazio. La sua illustrazione è stata scelta come immagine rappresentativa della decima edizione nazionale del Festival.
Ma le call di IT.A.CÀ, continuano.
Adotta un turista, ideato con Ecobnb per condividere esperienze, luoghi, racconti, cibo, passioni in modo sostenibile e originale. Un contest molto atteso che si aggiunge a quello appena chiuso #UNITURISBO, in collaborazione con l’Università di Bologna e la Destinazione Turistica Bologna metropolitana. In palio per i vincitori, soggiorni green e weekend slow che verranno consegnati durante il festival.
Per l’edizione numero 10, il festival fa anche un regalo alla comunità cittadina, lanciando con orgoglio la piattaforma web IT.A.CÀccessibile: una vera e propria community bolognese del turismo accessibile che propone un ventaglio di temi di confronto e appuntamenti fruibili, legati alla disabilità in una città che vuole diventare più attenta alle esigenze dei suoi abitanti e fare da volano per tutte le altre interessate all’iniziativa. Perché IT.A.CÀ è turismo sostenibile sì, ma è anche riflessione sulle minoranze, sull’accoglienza ai migranti, sui diritti umani e sull’inclusività, temi ai quali saranno dedicati molti momenti di approfondimento e riflessione. Non ultima, una gita sensoriale organizzata dall’Istituto dei Ciechi F. Cavazza di Bologna, pensata per tutti, soprattutto per chi ha occhi per vedere, eppure non guarda fino in fondo.
Qui per consultare il Programma IT.A.CÀ Bologna, dove potete anche scaricarlo in versione PDF.
Link per scaricare il Comunicato Stampa
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