Carissimi amici viaggiatori e amiche viaggiatrici oggi nel nostro Blog IT.A.CÀ conosciamo la Cooperativa Sociale di Comunità Kirecò di Ravenna attraverso le parole di Antonio Lazzari. Un luogo in cui incontrarsi, progettare, innovare, in cui viene promossa la cultura e la sostenibilità, la vita all’aria aperta e l’agricoltura naturale. Rigenerazione territoriale, sostenibilità ambientale e sociale in ogni sua declinazione. Dall’educazione nelle scuole all’incubatore d’impresa.
Che cos’è Kirecò e come si colloca nel contesto della città di Ravenna?
Kirecò è una cooperativa sociale di comunità, una delle poche d’Italia nate in aree urbane di grandi dimensioni. Basta questa definizione, per chi conosce cosa sono le cooperative di comunità, per comprendere Kirecò. Si tratta di imprese che hanno come finalità la creazione di valore per il territorio in cui operano e che per creare valore coinvolgono il territorio in cui operano.
Kirecò si occupa di sviluppare progetti di innovazione sociale ed ambientale e quindi cerca di trovare nuove modalità per ampliare il proprio business attraverso la promozione territoriale. Quando siamo nati ad esempio abbiamo contribuito a rigenerare un’area urbana abbandonata al degrado, l’abbiamo trasformata in un parco di innovazione ed oggi operiamo sviluppando, all’interno del parco, i nostri progetti.
Con le nostre attività cerchiamo di contaminare i territori confinanti. I progetti vanno dalla promozione della cultura, alla tutela dell’ambiente, dalla promozione di modelli inclusivi e collaborativi al divertimento, al turismo e così via.
Qual è stato l’input che ha portato alla vostra nascita? C’è stato qualcosa che vi è stato di particolare ispirazione per realizzare il vostro progetto?
Abbiamo sempre pensato che la crisi iniziata nel 2008 sia di fatto un percorso di mutamento stabile e non estemporaneo della società e dell’economia, non una bolla per capirci. Stiamo vivendo la nascita di un nuovo modello economico globale e le bolle finanziarie, edilizie…. ne sono solo un sintomo, non la causa. Questo nuovo modello economico richiede nuovi approcci. Ci siamo interrogati su quale può essere oggi per un’impresa la risposta in termini di modello di business e tutte le possibili idee che ci sono venute erano basate su un nuovo modo di intendere l’impegno sociale. Non si parlava ancora di imprese ibride o almeno noi non ne avevamo mai sentito parlare. Come sempre abbiamo cercato di fare quello che ci sembrava più in linea con i nostri valori. Successivamente abbiamo scoperto che forse avevamo avuto una buona intuizione nel nostro piccolo.
Se torniamo indietro la scintilla che ci ha ispirato è sempre stata la voglia di fare qualcosa di utile e divertente per noi e per le persone che lavorano con noi. Niente di più.
Il concetto di sostenibilità è sicuramente molto ampio, come lo definireste allineandolo alla vostra mission?
Kirecò vuol dire Impegnarsi per l’ambiente (Kiros=mani, fare….. Eco=ambiente). Per noi lavorare per l’ambiente vuol dire impegnarsi ogni giorno per migliorare non solo la natura, l’inquinamento e così via. È altrettanto importante impegnarsi per costruire un ambiente sociale più vivibile. Essere stimolo e elemento di rottura è il nostro modo di lavorare. L’idea che più si avvicina alla nostra visione di tutela dell’ambiente è: cercare ogni giorno nuove opportunità sostenibili per la comunità che ci circonda, essere elemento di stimolo per far nascere nuove domande e trovare nuove soluzioni. Quelle semplici semplici a cui nessuno aveva pensato prima. Per noi questo vuol dire essere sostenibile.
Perché avete deciso di portare il festival IT.A.CÀ anche a Ravenna? Che contributo potrebbe dare alla città?
IT.A.CÀ è un grande evento nazionale che si occupa in maniera importante di sostenibilità ambientale e sociale legata al turismo. Un turista responsabile, a nostro avviso, è una persona che si rende soggetto consapevole della ricchezza di un territorio, una persona che entra in punta di piedi pensando prima di tutto ad arricchirsi culturalmente e personalmente. Questa è l’interpretazione che diamo noi della mission di IT.A.CÀ e se proviamo a leggerla in maniera più ampia, cioè slegata dal turismo, ci accorgiamo che è esattamente la nostra missione aziendale. Quindi l’incontro e la nascita di una collaborazione è stato naturale e immediato.
Ovviamente le idee e i progetti vengono costruiti dalle persone e il feeling con il team di IT.A.CÀ è stato immediato, persone abbastanza folli (come noi) da riuscire ad entusiasmarci sin da subito. C’è anche una motivazione più pragmatica ovviamente. Ravenna sta vivendo un periodo di riflessione con il tentativo di riscrivere i modelli turistici applicabili alla città ed al suo ampio territorio. Il dibattito è spesso asfittico e confinato a pochi operatori di settore. Noi applichiamo invece regole di progettazione partecipata inclusive ed aperte. Riteniamo quindi che portare a Ravenna il festival possa essere un modo molto interessante per dare il nostro piccolo contributo generativo a questo percorso.
Kirecò cosa vuole “fare da grande”? Che sogni e progetti avete per il futuro?
Il sogno più grande che abbiamo oggi è quello di diventare la più grande “Cooperativa di Comunità” d’Italia. Essere un punto di riferimento per chi vuole attuare modelli di business sociali, partecipativi e sviluppare modelli sempre più ibridi di business. Contaminare il territorio circostante con le nostre “follie” e contribuire nel nostro piccolo a disegnare un nuovo modo di fare impresa. Oggi è in atto una riflessione globale su quali siano le strade da intraprendere per affrontare le sfide che l’innovazione tecnologica, la crisi economica, la crisi sociale ed ambientale ci mettono davanti. Desideriamo dare il nostro piccolissimo contributo, senza sottrarci all’impegno che ogni impresa dovrebbe a nostro avviso avere: svilupparsi sviluppando il territorio di cui fa parte.
Ringraziamo Antonio Lazzari per averci raccontato il mondo di Kirecò, date un’occhiata alla loro pagina facebook per vedere gli interessantissimi eventi che propongono e le novità, in attesa della tappa di IT.A.CÀ Ravenna che sarà dal 30 giugno al 1 luglio 2018.
Buon viaggio come sempre!
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