Oggi nel nostro Blog IT.A.CÀ conosciamo Eliana Albertini, vincitrice del contest immagine IT.A.CÀ 2018, la fumettista e illustratrice freelance che ha dato vita con carta e colori alla nostra idea di turismo responsabile e accessibile.
Attraverso tante piccole immagini dentro francobolli, l’opera ha inquadrato al meglio il tema dell’accessibilità quale rappresentazione della possibilità di tutti di viaggiare, prendere un mezzo, utilizzare la bicicletta, viaggiare con animali, scegliere il silenzio della barca e magari perfino raggiungere lo spazio. Accessibilità dunque come libertà per tutti di viaggiare e scoprire un luogo senza confini!
Fai scoprire qualcosa di te ad IT.A.CÀ: fai una tua breve presentazione.
Mi chiamo Eliana, ho 26 anni e sono nata in provincia di Rovigo. Ho frequentato il corso di illustrazione e fumetto e successivamente quello di linguaggi del fumetto all’accademia di belle arti di Bologna. Nel 2014 ho fondato insieme a Irene Coletto, Noemi Vola e Martina Tonello il collettivo Blanca, un piccolo progetto editoriale che abbiamo portato avanti fino al 2017, autoproducendo volumi di fumetti e illustrazioni per bambini. Al momento lavoro come fumettista e illustratrice freelance, supervisionata 24h su 24 dalla mia editor, la gatta Mafalda.
Cosa ti ha spinto a partecipare al contest per l’immagine della 10^ edizione del Festival IT.A.CÀ?
Durante i pomeriggi di lavoro programmato mi concedo dei momenti per lavorare a cose completamente diverse da quello che sto facendo e i concorsi sono sempre ottime occasioni per sperimentare ed allenare gli ingranaggi che producono le idee.
A volte succede che arrivino spontaneamente, com’è successo per il concorso di IT.A.CÀ. Non mi restava che mettermi all’opera!
Da dove hai preso ispirazione per realizzare l’immagine?
Mi piace collezionare, e anche se non ho la famosa “collezione di francobolli” ne ho una di cartoline, che tengo in una scatola sulla scrivania. I francobolli invece li invento e li disegno, a volte per piccoli paesi che diventano regni, altre per documentare grandiose spedizioni spaziali mai avvenute. Mi piace l’idea che avvenimenti importantissimi possano essere simbolicamente racchiusi in una cosa così piccola.
Mi sono guardata un po’ intorno e ho deciso di mettere un pezzettino di IT.A.CÀ (che è un francobollo!) in tanti francobolli diversi, per sottolinearne l’aspetto variegato, fatto di persone, luoghi, e idee, ma unito da un unico intento: viaggiare.
Quale pensi sia il valore aggiunto di IT.A.CÀ e del turismo responsabile?
Da quando sono piccola durante i viaggi (anche solo la spesa con la mamma nel paese vicino) ho cominciato a chiedermi delle cose, aggrappata al mio sedile passeggero: “ma le persone vivono qui come vivo io? Prendono il pane da un altro fornaio?
Vanno a pallavolo in un’altra palestra? Come si chiamano le loro maestre?” E poi ero invasa da una serie di sensazioni che ancora adesso non so spiegarmi quando mi faccio le stesse domande.
Credo siano queste le sensazioni che spesso mancano ai pacchetti vacanza week-end-low-cost-toccata e fuga nelle grandi capitali europee (addirittura in giornata), che godono ora come non mai di massima popolarità.
Farsi delle domande senza necessariamente avere delle risposte, ma essere contenti così. Viaggiare, in questo senso, è anche andare nella città più vicina per scoprire delle cose che mai ci saremmo immaginati.
Qual è secondo te la connessione tra turismo responsabile e arte? Cosa può dare l’uno all’altra e viceversa?
Se una persona raggiunge questo grado di consapevolezza penso che il viaggio stesso acquisisca una valenza artistica. Ogni cosa vista avrà un effetto amplificato, raggiungendo strati più o meno profondi della coscienza, ma mai
superficiali. Consapevolezza e sensibilità, e anche una giornata al parchetto comunale può diventare incredibile.
Hai un libro da consigliare ai nostri lettori da portarsi dietro per un viaggio? O ti va di consigliare un viaggio che hai fatto e che magari è stato anche d’ispirazione per un tuo lavoro?
Mi sento di consigliare “Strade Blu” di William Least Heat Moon, un libro autobiografico che parla di un viaggio in auto attraverso gli Stati Uniti. Mi ha fatto scoprire una dimensione di viaggio che non conoscevo molto e che in qualche modo ho potuto sperimentare poco dopo durante un road trip nei Balcani.
Si tratta di un progetto di viaggio dal titolo “Spomenik la Jugoslavia che resta”, ideato da Veronica Tosetti (autrice) e Stefano Fasano (giornalista) a cui mi sono unita in veste di fumettista, per realizzare un reportage a fumetti che speriamo possa suscitare nei lettori la stessa curiosità che ci ha portati ad affrontare questa bellissima esperienza.
Ringraziamo Eliana Albertini per averci fatto scoprire un po’ del suo mondo a colori!
Vi auguriamo buon viaggio tra la bellezza delle sue creazioni! 🙂
Qui invece trovate tutte le opere che hanno partecipato al concorso 🙂
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