Cari amici e care amiche, oggi intervistiamo Siid Negash, presidente dell’associazione Next Generation Italy, che a pari merito con l’associazione Girobussola, ha vinto il Premio Turismo Sostenibile nella categoria “Progetti culturali realizzati”. In passato abbiamo pubblicato un post che parlava di loro e del loro lavoro e oggi vogliamo approfondire alcuni aspetti della loro attività e focalizzarci sulla loro meritata vittoria. Buona lettura!
Salve Siid ti puoi presentare?
Sono tra i fondatori dell’associazione Next Generation Italy, ho fatto da “locomotiva” al progetto. All’inizio sono stato il Vicepresidente dell’associazione, creata a Imola da ragazzi di ‘seconda generazione’ per favorire la valorizzazione dei giovani stranieri e italiani; con il cambio della sede legale a Bologna, ne sono diventato Presidente.
Quali sono le attività principali di Next Generation Italy?
Le nostre attività principali sono eventi (es: Migrantour), progetti Educativi (Scuolaguida digitale) e consulenze varie. Tutto ciò mettendo al centro l’inclusione sociale delle nuove generazioni, con particolare attenzione ai temi dell’intercultura e del diritto di accesso ai saperi digitali di bambini e adolescenti. Con il passare del tempo l’associazione si è evoluta e abbiamo implementato tutta la parte dell’inclusione digitale ed informatica, oltre al Migrantour.
Ultimamente ci stiamo concentrando proprio sullo sviluppo del Tour, che è una nuova esperienza per Bologna: una forma di turismo responsabile a kilometro zero che vede come protagonisti concittadini provenienti anche da mondi lontani. Gli accompagnatori non sono guide turistiche professionali con patentino ma accompagnatori interculturali selezionati e formati per gestire itinerari di tipo didattico-formativo sul tema dell’intercultura.
Il Migrantour ha vinto il Premio Turismo Sostenibile che cosa ha significato?
Quest’anno abbiamo vinto il Premio Turismo Sostenibile, il contest organizzato dallo staff di IT.A.CÁ, in collaborazione con Bologna Welcome con il MigranTour. L’anno scorso per il Festival Itaca 2015 abbiamo realizzato alla Bolognina la prima sperimentazione Migrantour Bologna, durante la quale siamo rimasti positivamente sorpresi della partecipazione (quasi 50 persone sotto una pioggia battente..!). Quest’anno invece abbiamo pensato di proporre un itinerario nei luoghi di culto presenti in città. Una passeggiata non dottrinale ma la riscoperta dei luoghi di culto come comunità attive nel tessuto cittadino.
Chi ci ha accolto ci ha raccontato la vita che si svolge intorno alle chiese, alle sinagoghe, alle sale di preghiera e la comunità che li frequenta. L’intento è quello di far conoscere e raccontare una Bologna accogliente e di riscoprire, al di là dei differenti culti, un senso di fiducia e collaborazione nella comunità. Tutto il percorso era all’interno delle mura del centro storico, e quindi in luoghi vicini abbiamo incontrato e fatto incontrare persone luoghi interessanti.
Alcune tappe significative: la Sinagoga con la lista degli ebrei deportati, la Chiesa Ortodossa Greca con Padre Demetrio ottimo oratore, divertente, pieno di contenuti, la Chiesa Metodista Valdese con il culto molto “moderno” e democratico, la Chiesa Cattolica Santi Bartolomeo e Gaetano con una bellissima architettura e la sua rete con altri culti della città ed infine il Centro Culturale Islamico “Moschea la luce” con gli imam aperti alle domande, molto cordiali ed accoglienti.
Che cosa vuol dire partecipare al Migrantour? che tipo di esperienza è?
Ogni persona che partecipa ai Migrantour è soddisfatto della passeggiata e del suo valore culturale. Tutti si iscrivono ad una newsletter per essere aggiornati e possibilmente per partecipare ad altri Tour. Alla fine della passeggiata è come tornare a casa con la consapevolezza di aver fatto un grande viaggio, senza aver mai lasciato la città. Il tour è proposto anche agli studenti delle scuole superiori per implementare la partecipazione attiva dei giovani e il loro protagonismo nel contesto comunitario di appartenenza e in quello sociale e culturale generale.
L’impegno diretto richiesto ai ragazzi è arricchire un blog all’interno del sito di Next Generation Italy, con articoli e registrazioni audio e video. L’idea è quella di costruire uno spazio di comunicazione e informazione giovanile permanente, verranno, quindi, raccolte testimonianze, aneddoti e storie di vita e il materiale viene poi editato e caricato sul sito web del progetto. Devo dire che lo fanno molto volentieri!
Alcuni estratti degli articoli:
“Abbiamo sentito le testimonianze di ragazzi stranieri arrivati in Italia da bambini, che sono cresciuti in Italia e appartengono quindi alla seconda generazione. Abbiamo conosciuto le loro esperienze e le loro sensazioni una volta arrivati, così ora sappiamo come le persone che giungono nel nostro paese hanno bisogno di sentirsi parte della nostra società”.
“Bisogna aumentare la nostra curiosità per restare dinamici con il pensiero e per essere a conoscenza della realtà. Non dobbiamo vergognarci di fare domande, di avere la mente aperta e di conoscere anche ciò che non è alla nostra portata di mano”.
“Ci hanno fatto, inoltre, annusare due differenti barattoli che contenevano spezie diverse, riconoscerle non è stato facile e questo ha dimostrato quanto poco conosciamo le culture diverse dalla nostra e quante cose si possono imparare utilizzando semplici oggetti”.
“Concludendo posso dire che è stata una passeggiata davvero interessante, pregna di significato e che mi ha lasciato molti spunti su cui riflettere, ho capito che il vero problema, purtroppo, è l’ignoranza. Noi critichiamo, insultiamo, abbiamo dei pregiudizi perché ignoriamo le cose, le culture e non vogliamo vedere, quando tutti noi ce ne renderemo conto il mondo si potrà davvero definire un posto migliore”.
Esiste un intreccio tra il progetto Migrantour e il turismo sostenibile bolognese?
L’idea è quella di rendere il Migrantour una realtà solida a Bologna e che venga proposta nei canali del turismo “ufficiale”, come esempio di sostenibilità e valorizzazione delle differenze culturali. Generalmente, ogni tour è auto-sostenibile e le guide interculturali sono rimborsate. Spesso partecipiamo a dei progetti interessanti in partnership con altre realtà della città, come Terra di Tutti Art Festival attraverso il finanziamento del bando AMITIE COD (Migrant Mapping Bologna progetto TTAF) e nell’ambito del festival Human Rights Nights (contributo del Ministero dei Beni Culturali, Sezione Cinema per il bando MIGRARTI – CINEMA, DIVERSITY DIGITAL FILMMAKING). Ogni volta decliniamo il tour agli obbiettivi del progetto specifico. Questa flessibilità e collaborazione è molto interessante, ma i rimborsi degli enti pubblici quasi sempre tardano ad arrivare.
Il legame tra migrazioni, turismo e città è un fenomeno complesso, ricco di potenzialità: per questa ragione il Turismo Responsabile è l’approccio più adatto per immaginare un modo innovativo e condiviso per valorizzare il contributo che generazioni di migranti hanno dato alla storia delle nostre città. Per evitare di commercializzare la diversità, riducendola a una merce da promuovere e vendere al prezzo migliore, abbiamo pensato di porre al centro della progettazione i temi dell’incontro e della partecipazione.
Come può una persona partecipare a un Migrantour?
Per partecipare ai nostri tour si deve andare alla nostra pagina facebook @nextgenitaly o scriverci un email al nextgeneration.italy@gmail.com o al nostro sito www.nextgenerationitaly.com, per avere informazioni ed essere aggiornati dei futuri tour. Qui le foto del tour all’interno di IT.A.CÀ Bologna 2016.
Ringraziamo Siid per essere stato con noi e quindi non resta che dirvi buoni cammini con Next Generation Italy 🙂
Blog di IT.A.CÁ
Simona Zedda
Segreteria IT.A.CÀ
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