Cari amici e amiche, oggi per la nostra rubrica “In viaggio verso IT.A.CÀ” vogliamo riflettere sul rapporto tra la valorizzazione del nostro patrimonio artistico, l’organizzazione di eventi culturali e l’incoming turistico in un ottica di sostenibilità, come piace a noi.
Lo facciamo con Cristina Bernini del Centro di Studi Avanzati sul Turismo (CAST), nonché direttrice del Master in Promozione Turistica e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali, organizzato dal Centro di Studi Avanzati sul Turismo – Scuola di Lettere e Beni Culturali. Le abbiamo rivolto alcune domande sull’importanza del management dei beni e degli eventi culturali e sul contributo che la community di IT.A.CÀ dà allo sviluppo economico-sociale locale. Buona lettura, come sempre 🙂
Il ruolo del CAST nello sviluppo turistico territoriale
Il CAST nasce nel febbraio 2014 per rispondere alla necessità di leggere gli studi turistici attraverso la multidisciplinarità che è propria del settore. La sede del CAST è il Campus di Rimini, dove fin dall’inizio degli anni ’70 l’Università di Bologna ha insediato i propri corsi di formazione universitaria specializzati sul turismo. Le attività e le relazioni tra il centro e il territorio sono, quindi, radicate attraverso la didattica e la ricerca su tematiche di interesse sia alla scala locale (sul sistema turistico riminese) che nazionale (sono attive collaborazioni ad esempio sia con la Sicilia che con la Liguria), che internazionale. Il CAST è infatti membro della rete UNESCO/UNITWIN “Cultura, Turismo, Sviluppo”, del University Network of Cultural Routes of the Council of Europe Studies e partner in numerosi progetti europei.
Il management dei beni culturali e l’incoming turistico
In un periodo nel quale i tradizionali settori industriali risentono della crisi economica e della competizione internazionale, è parere diffuso che attraverso una gestione manageriale e una governance efficiente, le istituzioni culturali possano divenire un volano di sviluppo economico di primaria importanza per l’economia locale e nazionale.
Grazie alla formazione delle risorse umane in quest’ambito possiamo sviluppare competenze trasversali, che permettano di gestire le organizzazioni culturali in modo consapevole e coerente rispetto alle loro caratteristiche e peculiarità, ma in un’ottica di sviluppo integrato con l’offerta turistica. Questo è l’obiettivo del Master in Promozione Turistica e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali. Il percorso formativo dedicherà inoltre una particolare attenzione all’innovazione tecnologica e alla cooperazione con altri soggetti (pubblici e privati), al fine di proporre esperienze turistico-culturali complete e di valore per i potenziali visitatori.
Eventi culturali ed economia locale
L’organizzazione di eventi culturali è un’attività intrinsecamente cooperativa, che favorisce la collaborazione tra organizzazioni culturali, enti pubblici, imprese private, e cittadinanza. La cooperazione può inoltre riguardare contesti più ampi rispetto alla semplice località turistica, attraverso l’organizzazione di eventi congiunti o complementari, che collegano destinazioni turistiche differenti e garantiscono maggiore appeal sul mercato turistico. E’ con queste forme di collaborazione e modelli organizzativo-gestionali che è possibile utilizzare gli eventi culturali come strumento per valorizzare il patrimonio culturale intangibile (tradizioni, stili di vita, arti, mestieri) e tangibile di una destinazione con rilevanti effetti positivi sull’economia locale.
Turismo responsabile e innovazione sociale
Il turismo responsabile può essere uno strumento per coinvolgere non solo i turisti ma anche una porzione consistente della popolazione, con effetti rilevanti per il territorio. Questa forma di turismo consente infatti di preservare e trasmettere la cultura, gli usi e i costumi locali, facendoli diventare a loro volta fattori di attrazione del territorio. La valorizzazione di usi e della cultura locale ha inoltre una valenza sociale in quanto consente la creazione di un’identità forte nella comunità locale. La sinergia tra cultura, turismo e comunità permette di offrire al turista un’esperienza di maggior valore e favorisce lo sviluppo di iniziative economiche private, garantendo in tal modo alle comunità locali la possibilità di trarre beneficio diretto dai beni culturali presenti nel territorio.
IT.A.CÀ è innovazione sociale! Il contributo del festival all’economia locale.
Il CAST ha cominciato a collaborare con IT.A.CÀ due anni fa e l’anno scorso ha contribuito al coordinamento delle attività del festival a Rimini. Il valore aggiunto di questa esperienza consiste nella messa a sistema di attività turistiche già presenti sui territori ma non collegate fra loro e fortemente caratterizzate dal punto di vista del loro contributo al dialogo interculturale, alla conoscenza ed al rispetto fra turisti, residenti e territorio. Il festival ha quindi contribuito a far leggere il turismo come un momento di incontro e si è trasformato in attivatore di iniziative e collaborazioni fra compagini diverse della società civile. A Rimini ad esempio l’Università ha portato le sue lezioni in spiaggia attivando così il dialogo ed il radicamento fra chi fruisce come studente della città, chi ci lavora e chi la usa per svago.
Rubrica “In viaggio verso IT.A.CÀ”
Simona Zedda
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