Albergo diffuso: una formula italiana di turismo sostenibile.

Oggi vi parlerò di un modello di turismo sostenibile che unisce la tradizionale ospitalità italiana alla tutela delle risorse del territorio, trasformando piccoli borghi dimenticati in luoghi di suggestiva accoglienza.

Si tratta dell’Albergo Diffuso, un modello di albergo orizzontale, che non offre solo posti letto ma la possibilità di vivere lo stile di vita di un borgo, alloggiando in case che si trovano in mezzo a quelle dei residenti, potendo usufruire di tutti i servizi alberghieri, accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti. Le camere in cui si alloggia si trovano in case che distano non oltre 200 metri dal “cuore” dell’albergo diffuso: lo stabile nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni, l’area ristoro. Tutto ciò permette di non consumare territorio, di non cementificare, e di non costruire nuove grandi strutture a più piani.

Un Albergo Diffuso riesce a lavorare per 12 mesi l’anno perché propone un’offerta non basata sulla stagionalità, dimostrando di essere un modello di sviluppo a rete, che genera filiere e che rappresenta un contributo alla lotta contro lo spopolamento dei borghi di montagna e dell’entroterra italiano.

La prima idea di Albergo diffuso nacque con l’obiettivo di utilizzare a fini turistici delle case vuote appena ristrutturate a seguito del terremoto degli anni ’70 in Friuli, e negli anni diverse Regioni si sono dotate di una normativa che possa regolarli. Oggi questo modello vanta una notorietà straordinaria se rapportata alla sua effettiva realtà, che è data da una cinquantina di strutture che hanno le caratteristiche minime per essere considerati effettivamente degli Alberghi Diffusi.

Nel 2008 l’idea dell’albergo diffuso è stata poi premiata a Budapest in occasione del Convegno “Helping new talents to grow” come migliore pratica di crescita economica da trasferire nei paesi in sviluppo, ed a questo premio hanno fatto seguito altri riconoscimenti come il WTM (World Travel Market) Global Award, a Londra nel 2010.

Gli Alberghi Diffusi sono riuniti in un’associazione, l’Adi, che ne promuove e sostiene lo sviluppo, e si trovano in varie zone della nostra penisola, dal Friuli alla Puglia, dalla Sardegna al Molise, passando per altre regioni italiane.
Io sto già andando cercarmi l’albergo diffuso per le mie prossime vacanze, e voi cosa aspettate?

Blog IT.A.CÀ
Alice Morotti (Nexus E-R)

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


YODA APS
Via della Salita 31, 40138 – Bologna (BO)
info@gruppoyoda.orgwww.gruppoyoda.org
C.F. 91161380372 – P. IVA 03267091209

Privacy Policy

Cookie Policy

Prodotto originale frutto delle menti felici e creative di Happy Minds Agency