Agli ortaggi piace viaggiare: pomodori e patate, arrivano dal Centro America trasportati dall’uomo, da sempre ghiotto di sapori e curioso di avventura e novità. Molti dei nostri ortaggi hanno natali in terre lontane, in centinaia di anni si sono adattati alle nostre vite, donandoci con generosità frutti adeguati alla terra e al clima.
Qual è la viaggiatrice per eccellenza qui tra noi?
La più vagabonda, colei che trova casa ovunque, senza inviti e senza timori?
È la Gramigna, opportunista e mondana, che adorna la città e le periferie, gli orti, le aiuole e gli spazi residuali nati dall’incuria e dalla cattiva gestione dell’ambiente. E con lei una moltitudine di compagne viaggiatrici, a volte discrete, a volte spudorate nel loro vigore. Con le loro pennellate di verde ci ricordano che la vita va aiutata.
“Bisogna metterselo bene in testa, il futuro non si trova in nessun luogo preciso. Sta nel mezzo. Tra i punti apparentemente fissi che delimitano il nostro cammino.Il paesaggio in costruzione accetterà sempre più vagabonde che esseri radicati ad una dimora. Esseri mobili a nostra immagine, le vagabonde inventano soluzioni di esistenza. Loro ci accompagnano. Accompagniamole.” (Elogio delle vagabonde – Erbe, arbusti e fiori alla conquista del mondo. Gilles Clément Parigi 2002)
Gramigna
Bologna, 2 giugno 2013
Si ringrazia Duedifiori per averci insegnato con amore a realizzare gli string garden
Gli string garden realizzati per IT.A.CÀ: Festuca, Elleboro, Salvia officinalis purpurascens, Anemone epatica, Festuca nera, Elicriso, Timo silver queen, Fragola di bosco, Chasmanthium latifolium, Borago officinalis, Prezzemolo, Gramigna, Insalata, Saxifraga stolonifera, Incenso, Finocchio selvatico.
Dude.. I am not much into reading, but somehow I got to read lots of articles on your blog. Its amazing how interesting it is for me to visit you very often. –