Oggi parte la nostra nuova rubrica del lunedì “In viaggio verso IT.A.CÀ” e abbiamo intervistato Giuseppina Aloe di Gramigna: mappa invasiva delle aree verdi.
Gramigna è la mappa online dei punti verdi presenti a Bologna e non solo. In particolare orti urbani, aiuole di guerrilla gardening e community garden. Essa nasce con l’intento di capire quanto verde autogestito esiste in città e nelle zone limitrofe.
Esploriamo ora il suo Viaggio:
1. Secondo te c’è differenza tra turista e viaggiatore? In che consiste?
Non credo siano categorie così tanto separate, ciascuno di noi è un po’ l’uno e l’altro. Per rispondere alla domanda facendo un taglio netto, direi che il turista è uno che spera di fare il viaggiatore ma non ce la fa (un “I wanna be”).
Il turista mi dà l’idea di essere un viaggiatore in gabbia, che antepone la soddisfazione dei propri (inutili ma rassicuranti) bisogni al godimento di nuove esperienze. Per cui “il letto deve essere comodo”, “il pasto ad una certa ora”, “non prendo il treno perché è sporco”, “ho solo 1 settimana ma voglio vedere un po’ tutto il Brasile” …
Così facendo tutti viaggi rischiano di essere uguali. Il turista in pratica non cambia mai bagaglio. Con l’esperienza si impara a viaggiare, indubbiamente c’è chi è più portato.
2. Cosa significa, per te, viaggiare responsabile?
Viaggiare pensando che quel mondo che ti sta ospitando continuerà ad esistere anche dopo il tuo passaggio.
Che non sei a Disneyland dove tutto è messo nella posizione giusta per farti divertire. Al contrario, essere in un posto che non conosci è come essere ospite, devi stare con 2 piedi in una scarpa.
Puoi guardare ogni cosa ma non devi spiare, utilizzi ma non lasci sporco, chiedi sempre per favore.
Ecco, secondo me viaggiare responsabile è avere molto spirito di osservazione che ti permettere di riflettere mentre vai. Non dare per scontato nulla. Talvolta, in particolare quando si hanno le tasche piene di soldi, viene spontaneo assumere un atteggiamento superiore e semplicistico, tipico è fare il confronto con casa propria, “si però come si mangia in Italia…”.
Capita a tutti direi … quello del turista potrei definirlo anche “il tranello del viaggiatore”.
3. Qual è secondo te il ruolo che la creatività (comunicazione, festival, eventi) può apportare per promuovere il turismo responsabile?
Informazione, sicurezza ai viaggiatori, contatti utili. Idee, nuove idee.
4. Qual è il contributo che il turismo può apportare allo sviluppo di un territorio?
Economico naturalmente e di confronto con altre culture. Il confronto arricchisce sempre.
5. Cosa faresti se fossi l’assessore al turismo della tua città?
Gemellaggi, si chiamano ancora così? Farei anche investimenti di comunicazione online perchè danno la possibilità di parlare direttamente con chi poi un giorno farà i bagagli per partire. Oggi i viaggi dei viaggiatori partono dal mouse.
“In onore alla Palestina finalmente rappresentata nell”ONU questa è la canzone di viaggio che scelgo”.
Nell’agosto del 2005 ha avuto la fortuna di visitare Damasco e la Moschea degli Omayyadi, le cui mura furono erette prima della nascita di Cristo. “Ogni volta che sento di bombardamenti nella capitale siriana con un brivido, spero che quelle mura siano ancora tutte quante su”.
Rubrica – In viaggio verso IT.A.CÀ
Angela Pizzi
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