Manca davvero poco all’inizio dell’Itacà festival e come sempre la redazione di TagBoLab accompagna il percorso di avvicinamento alla manifestazione intervistando i suoi protagonisti. Dopo aver incontrato il Cestas, oggi vi parliamo di Vitruvio, l’associazione per l’armonia e lo sviluppo del territorio, realtà consolidata del capoluogo emiliano che da più di dieci anni organizza visite guidate, eventi e spettacoli per la valorizzazione di Bologna.
La storia di questa associazione nasce come quella di molte altre: un gruppo di persone provenienti da esperienze professionali o artistiche molto diverse che si incontrano accomunati da una volontà, quella di raccontare il territorio bolognese con i linguaggi dell’arte e con l’aiuto delle nuove tecnologie. E il racconto che ci offre Vitruvio ci mostra una città vista attraverso le sue caratteristiche più nascoste e originali, un patrimonio ricchissimo svelato dai percorsi di trekking urbano che si svolgono a piedi, in bici e in gommone attraverso i canali della città.
Obiettivo principale di Vitruvio è quello di valorizzare il territorio conciliando armonia e sviluppo “in quest’ordine, perchè lo sviluppo non può e non deve compromettere l’armonia“. Obiettivo raggiungibile anche attraverso “la conoscenza come presupposto determinante per il rispetto del patrimonio comune, per stimolare il senso civico“.
È facile intuire in che modo questo percorso incontra quello dell’Itacà festival, il quale promuove il turismo responsabile, facendo riferimento alle realtà che lavorano sul territorio e che lo vivono, così come fa Vitruvio, attraverso esperienze dirette, coinvolgimento emotivo e mescolanza di linguaggi artistici.
Vitruvio, Bologna e la sostenibilità
Come abbiamo già detto, l’attività di Vitruvio è attenta a rispettare l’armonia dei luoghi che ci permette di scoprire e si svolge attraverso mezzi di trasporto rispettosi dell’ambiente. Inoltre l’associazione aderisce da diversi anni a manifestazioni locali e nazionali per la promozione di uno stile di vita sostenibile come ad esempio M’illumino di meno, i TDays e il Green Social Festival.
Abbiamo chiesto loro, anche, un consiglio su come rendere Bologna una città sempre più sostenibile e l’analisi fatta da Vitruvio racconta di una città che pur trovandosi ad buon punto di partenza (“da sempre i bolognesi si sono dimostrati attenti e protagonisti alle innovazioni, aperti ad esperienze e culture “altre”“) ha bisogno ancora di uno step per padroneggiare un atteggiamento definitivamente aperto, tollerante e sensibile verso l’ambiente. Traguardo raggiungibile anche grazie all’aiuto delle istituzioni il cui compito è quello di “sostenere in modo tangibile (non solo economicamente) le tante associazioni e realtà che sono un patrimonio inesauribile di idee ed entusiasmo“. Il Piano Strategico Metropolitano rappresenta così, secondo Vitruvio, un’opportunità preziosa per conseguire dei successi concreti.
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